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martedì 9 agosto 2005

Sulle orme di Apollo


Lunedì 8 agosto 2005 .La giornata purtroppo non è per niente di quelle estive:la temperatura è scesa notevolmente rispetto alla media (in quota sarà di 12 ? 13 gradi),c?è rischio di pioggia e in montagna c?è la nebbia(la visibilità sarà ridotta a soli 20 metri).Nonostante tutto decidiamo come d?accordo con Francesco (quasi laureato in scienze forestali all?università di Firenze) di scalare il monte Manfriana (1981 m.) partendo da Frascineto,piccolo centro arbresh nei pressi di Castrovillari.Il dislivello da colmare sarà di 1460 m. e ripercorreremo l?antico percorso che gli antichi greci facevano per raggiungere quello che per loro probabilmente doveva essere un luogo sacro.In effetti confrontando il profilo del monte Olimpo in Grecia con il monte Manfriana notiamo una sorprendente somiglianza.Lo scopo della scalata è quello di visionare i misteriosi massi squadrati che giacciono sulla cima . Venticinque per la precisione.Probabilmente,quegli antichi scalpellini volevano edificare un piccolo tempio al dio Apollo o soltanto una vedetta in un punto strategico:eccezionale il panorama che si gode da questa cima che domina a sud ?est tutta la piana di Sibari.Probabilmente il luogo impervio e le intemperie hanno fatto desistere quegli antichi costruttori dal completare l?opera.Sta di fatto che quei massi sono una antica testimonianza della colonizzazione greca nella nostra terra.Il percorso è per quelli che hanno buone gambe:faticoso,aspro e duro,ma ne vale sicuramente la pena.Nella prima parte del percorso esplode in tutta la sua bellezza la macchia mediterranea,con rimboschimenti di pino,lecci,ginestre,carpini e più su vasti querceti di cui ignoravo l?esistenza.Infine,la prateria a sesleria e sua maestà il pino loricato a dominare incontrastato quei luoghi impervi e rocciosi noncuranti della fitta nebbia che li avvolgono ed apparire in tutta la loro bellezza spettrale.Dopo quattro ore di dura salita la vetta è conquistata.Nonostante la visibilità ridotta a zero ,sbuchiamo a soli pochi metri dalla vetta.Bella prova di orientiring.La soddisfazione è massima,finalmente riesco a fotografare le pietre misteriose anche se sotto una pioggia battente.Ora non ci rimane che prendere la via del ritorno.Speriamo che l?archeologia possa svelare al più presto il mistero dei massi squadrati della Manfriana .


In foto: uno dei massi più caratteristici.

1 commento:

dolcedorme2267 ha detto...

Grande, come al solito!
Comunque dobbiamo fare un'uscita insieme al più
presto,per lasciare ancora il segno...