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venerdì 1 settembre 2006

Chamonix,Montenvers e dintorni

Dopo le fatiche del Gran Paradiso ci concediamo una visita rilassante alla stazione turistica di Montenvers passando per Chamonix.Chamonix si trova in una valle circondata dal più spettacolare panorama delle Alpi francesi, ha circa 10,000 abitanti ed è a tutti gli effetti la capitale francese degli sport invernali. La zona è dominata da ghiacciai, lungo i quali si aprono profondi crepacci, e dalla vetta del Monte Bianco. In tarda primavera e in estate, i ghiacciai e la neve ad alta quota fanno da sfondo a prati e pendii tappezzati di fiori selvatici, cespugli e alberi. Saliamo a Montenvers immersi in una atmosfera bucolica, per accedere al più imponente ghiacciaio del mondo e scoprire la natura alpina. L’irresistibile trenino dai vagoni rossi, in servizio dal 1908, trasporta i suoi passeggeri sul belvedere di Montenvers,a 1913 m. al limite della celeberrima Mer de Glace. Attorniata dalle maestose vette dei Drus (3.754 m), delle Grandes Jorasses (4.205 m) e dei Grands Charmoz (3.842 m), la stazione di Montenvers propone ai visitatori una serie di interessanti mostre con cui approfondire le proprie conoscenze sulla vita del più grande ghiacciaio francese e sulla natura alpina. Sul Ghiacciaio domina il profilo di una delle montagne più famose ed eleganti del mondo,il Petit Dru (3633 m),sul quale salgono il Pilier Bonatti,la Diretta e la Direttissima americana,alcuni tra i più classici e celebrati itinerari alpinistici di tutti i tempi. Il Mer de Glace è il secondo ghiacciaio delle Alpi per estensione,si snoda tortuoso per 14.000 m,è largo 1800 m e profondo 400 m.Un fiume biancastro che contiene circa 4 miliardi di metri cubi di ghiaccio.Nonostante le dimensioni,risente anch’esso del fenomeno che tocca tutti i ghiacciai del mondo:il ritiro.

 

All'arrivo del trenino visiteremo la grotta di ghiaccio, la galleria dei cristalli e il piccolo museo sulla fauna alpina .Una breve cabinovia ci porterà proprio all'imbocco del tunnel scavato per circa 300 m nel ghiaccio vivo.Impressionante osservare da vicino lo spessore del ghiacciaio e alcuni blocchi titanici dai riflessi azzurrini.All'interno del tunnel,mirabili sculture di ghiaccio illuminati artificialmente con lampade dai colori cangianti.

All
'uscita del tunnel girovaghiamo un pò prima di entrare nella piccola galleria dei cristalli.Ne approfitto per gustare in un punto ristoro 'Les bières du Mont Blanc,vero e proprio nettare preparato seguendo un delicato processo che prevede la doppia fermentazione,sinonimo di ricercatezza.Ma la vera particolarità di questa birra e che l'acqua utilizzata per la sua fabbricazione proviene direttamente dai ghiacciai e viene raccolta da una sorgente situata a 2074 metri di quota.

La galleria dei cristalli scavata interamente nella roccia, presenta una collezione di pezzi rari provenienti da varie parti del massiccio : quarzo, quarzo fumé, ametiste, etc. La storia del più grande cristallo della regione completa la collezione.E
' la volta poi del piccolo museo della fauna alpina. Camosci,cervi,mufloni, marmotte, faine ecc.fanno parte di una ricca rappresentazione degli animali più comuni viventi a queste altitudini.

Chiudiamo la visita a Montenvers al cospetto della spettacolare Dru alle scalette metalliche che scendono alla base del ghiacciaio.
A Chamonix abbiamo qualche ora per ammirare la pittoresca cittadina .Circondati da aiuole appena rasate,dalla sequenza di vetrine del corso e delle centinaia di turisti in passeggiata ci dirigiamo verso la celebre statua di De Saussure.Accanto a lui,stà la guida alpina Jaques Balmat nell
'atto di puntare il famoso indice in direzione della cima del Monte Bianco.

L'alpinismo è nato proprio a Chamonix quando nel 1786 Michel Pahard e Jacques Balmat raggiunsero la vetta del Monte Bianco oltre a segnare lo sviluppo della piccola cittadina

alpina.

 

La prima ascensione del Monte Bianco fu realizzata proprio da Jacques Balmat (24 anni - cercatore di cristalli) e da Michel Gabriel Paccard. Furono sollecitati all'impresa proprio da Horace-Bénédict De Saussure, il quale era solito osservarne la vetta dalla sua casa in Ginevra. Era stato proprio De Saussure a promettere nel 1760 un premio di tre ghinee a chi avesse per primo scalato la vetta. Passarono però 26 anni prima che il suo sogno si avverasse. L'impresa fu considerata all'epoca assolutamente straordinaria, anche perché il massiccio era avvolto da un'aura di superstizioni, di leggende e tabù che i montanari del posto non desideravano per niente sfatare.

Raggiunsero la vetta l'8 agosto 1786 alle 18:30.Restarono per mezz'ora, il tempo utile a Paccard per effettuare dei rilevamenti sulla pressione atmosferica, con il barometro di Torricelli. L'evento ha costituito una tappa importante per la storia dell'alpinismo, taluni vi vedono anzi la sua data di nascita. Anche De Saussure volle raggiungere la cima. È Balmat ad organizzare la spedizione .Il 13 agosto 1787, lo scienziato ginevrino corona il suo sogno. Jacques Balmat riceve la ricompensa da de Saussure mentre Paccard, a causa di gelosie e invidie, venne da tutti dimenticato.

Da allora, esplorazioni e conquiste si sono susseguite ripetutamente. L'eco della straordinaria ascesa si sparse ovunque - e alpinisti da ogni parte del mondo arrivarono (ed arrivano) nella regione per misurarsi con questo gigante sempre innevato. Le le creste e le guglie che lo attorniano furono oggetto di ripetuti assalti. Le guide alpine furono richiestissime e si organizzarono in società, tra queste, la società delle guide alpine di Courmayeur, la più antica d'Italia, fu protagonista di imprese che sono scritte nella storia dell'alpinismo. Nessuna cima venne risparmiata e furono conquistate una dopo l'altra: le ultime negli anni Settanta.


Prima di ripartire la Aiguille du Midi, una isolata guglia di roccia che incombe su ghiacciai, campi innevati e dirupi ci osserva dall
'alto.Sembra un richiamo e il giorno dopo infatti decidiamo di raggiungerla effettuando l'attraversata dei ghiacchiai con la funivia partendo da Courmayer.

7 commenti:

particelladisodio ha detto...

Buondì...finalmente venerdì!
Allora, fammi concentrare...da noi si usa il termine molto dialettale "essere scialone" e quindi il verbo "scialare" per intendere una persona che butta via il denaro...però mai "mi sono scialato" nemmeno per dire che mi sono proprio divertito.
Sono stata a Moena, precisamente Passo S. Pellegrino, un posto isolato. Ci vado sia d'estate che d'inverno ma quest'anno sono stata meno entusiasta perchè il tempo non me lo ha fatto godere pienamente. Mi raccomando la privacy...sai con i paparazzi non è vita ;-)

Lupo Solitario. ha detto...

Buon Giorno Master, buon giorno monarca dei luoghi del vento.

gianluca ha detto...

ma non era un blog sul pollino questo??? cmq le alpi francesi son fantastiche, la zona intorno a grenoble mi aveva preso un pezzo di cuore...

Planeta ha detto...

VENGO ANCH'IOOOOOOOOOOOOO

:-))

serenase81 ha detto...

Ma quando vieni in Abruzzo? Ho seguito le orme di celestino V quest'anno ...che meraviglia!!!!

T'aspetto...per un'escursione!

Ran ha detto...

Mi preparo sì....ma tu fammi sapere quando vieni in tempo utile......e soprattutto non organizzare itinerari ingestibili; ricordati che siamo 2 donzelle e io e riusciamo a fare solo percorsi di media difficoltà.....Allora ti aspettiamo. Un abbraccione. Ran :-)

Planeta ha detto...

Ecco spiegato il tuo amore sfegatato per la natura estrema..!!!

vedi i casi strani della vita..:
il nonno per mare...
il nipote in montagna..

e già..!
sono certo, anzi, ci scommetterei...
che tuo figlio un giorno, o farà il pilota o....
conoscendo il papà....
L'astronauta :-))

che pensi che si accontenterebbe soltanto di volare?

no, no, no, no!
sempre più in altooooooo...
:-))))))))))))))

scherzi a parte, sembra un gioco della natura...
ma è curioso come fin da piccoli, ci si incuriosisca nel trovare delle conchiglie ad altezze impensabili, andando per le montagne.

Qualcuno si fa incuriosire da questo mistero naturale... altri non se ne preoccupano affatto.. le raccolgono... e le rompono!

ci voleva la mano umana, per metter fine a un milione d'anni d'esistenza fossile!

:-)))

come diceva Einstein...
tutto è relativo..
ed il tempo è solo ciclico..

ovvero..
tutto si ripete o è complementare a se stesso.

un carissimo saluto.