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giovedì 14 settembre 2006

L'attraversata dei ghiacciai del Monte Bianco

Il Monte Bianco è una montagna granitica, irta di guglie e di creste, intagliata da profondi valloni nei quali scorrono numerosi ghiacciai. È situato nella catena delle Alpi, sul massiccio del Monte Bianco e si trova sullo spartiacque tra la Valle d'Aosta, (Val Veny e Val Ferret), - in Italia - e la Savoia, (Valle di Chamonix) - in Francia. Raggiunge i 4810 m d'altezza Numerosi ghiacciai scendono dai versanti del Monte Bianco sino alle valli laterali - tra questi - a sud i ghiacciai del Freney, della Brenva, del Miage, del Monte Bianco e del Breuillat; - sul versante nord -il ghiacciaio dei Bossons e la mer de Glace.Anche se non è particolarmente difficile raggiungere la vetta(bisogna camminare due giorni misurando forze e respiro nell’aria rarefatta dei 4000)non è sicuramente una montagna da tutti. Ma sicuramente tutti ,o quasi,possono farsi rapire dal fascino della sua immensità effettuando l’attraversata da Courmayer all’ Anguille du Midi in funivia.Entreremo così nel cuore dell’”ottava meraviglia del mondo”. E’ qualcosa che CONSIGLIO VIVAMENTE a tutti gli amanti dei viaggi,dell’avventura e della natura in generale.VALE LA PENA ASSOLUTAMENTE DI VIVERE QUESTA ESPERIENZA. E’ molto importante entrare nel dettaglio della realizzazione di questa mastodontica opera di ingegneria che dà la possibilita di attraversare in soli 45 minuti il cuore dei ghiacciai del Monte Bianco.

 

L’idea di un collegamento internazionale tramite funivia tra Italia ed un Paese confinante aveva colpito l’attenzione del Conte Lora Totino, che si propose di collegare il versante italiano del Cervino al centro turistico di Zermatt. Vistosi negare il progetto dalle autorità svizzere, il Conte trovò nuove speranze con l’apertura della linea Chamonix-Aiguille du Midi. Nacque, così, l’idea di collegare due stazioni ancora più prestigiose, Courmayeur e Chamonix, in un massiccio straordinario come quello del Bianco. Sul versante italiano esisteva già una funivia che collegava la valle di Courmayeur col Rifugio Torino (3300 m.); la costruzione di un troncone lungo 250 m. e di 150 m. di dislivello per raggiungere Punta Helbronner non era un problema. La grande difficoltà stava nell’attraversare 5 km. di ghiacciai in perpetuo movimento. La grandiosa opera, ideata e costruita sotto la direzione dell’ingegnere conte Dino Lora Totino, ebbe come progettista il Professor Vittorio Zignoli del Politecnico di Torino e come realizzatori parecchi tecnici e un esercito di generosi e coraggiosi operai. L’impianto della lunghezza di quindici chilometri (15009 mt), comprende tre sezioni. La prima (anche in ordine di tempo) porta da La Palud(1370 m.) al Rifugio Torino(3375 m). Dalla Valle della Dora al vecchio rifugio situato sotto il Colle del Gigante, superando un dislivello di 2005 metri (con un percorso di 4230 metri), s’impiegano dieci minuti circa (a piedi ci volevano circa sette ore). La costruzione sorse durante il periodo bellico, ma appena messe in opera le funi portanti furono tranciate da un mitragliamento effettuato dagli aerei. francesi. La funivia venne poi aperta al pubblico nel 1948.

 

 

La seconda sezione, da Chamonix a l’Aiguille du Midi, iniziata nella primavera del 1951 e aperta al pubblico nel 1956, è quello che presenta il maggiore dislivello, 2812 metri su un percorso di 5416 metri. Si iniziò con il collegare Chamonix (1030 metri) al Plan des Aiguilles (2317) e l’anno successivo aggiunsero il tratto che arriva sino all’Aiguille du Midi (3842). La terza sezione, iniziata nella primavera del 1954, e collaudata nella primavera del 1958, congiunge il Rifugio Torino a l’Aiguille du Midi, passando per la Punta Helbronner e il Gros Rognon, provvidenziale sostegno naturale.Dalla Punta Helbronner, a cui si è pervenuti con un balzo di 270 metri (e un dislivello di 132) inizia la vera e propria “FUNIVIA DEI GHIACCIAI”.La lunghezza del tratto è di 5093 metri (con un dislivello di 311). E’ senza dubbio questo il tratto più spettacolare ed interessante, non solo dal punto di vista panoramico ma anche tecnico, infatti la realizzazione del tratto di collegamento che unisce tra loro le stazioni di arrivo delle funivie già esistenti sul lato italiano e quello francese, è stato possibile grazie a soluzioni tecniche del tutto originali, la maggiore delle quali è indubbiamente costituita dal “pilone aereo” che ha sbalordito per l’audacia della sua concezione. La realizzazione del pilone aereo si rese necessario perché, il tratto tra il Gros Rognon e la Punta Helbronner è una campata unica di 3300 metri. Necessitava quindi dì un sostegno, altrimenti le funi, non tenute, si sarebbero adagiate sulle nevi del Col des Flambeaux. Scartata l’ipotesi di appoggiare un pilone normale sul ghiacciaio sottostante (instabilità dei ghiacciai), il conte Lora Totino pensò alla possibilità di costruire appunto un pilone aereo. Lo studiò, fece esperimenti nel giardino della sua villa, poi diede l’incarico della realizzazione all’ing. Zignoli.

Per avere un’idea del lavoro che è stato fatto, basti ricordare che di funi, tra quelle che sono state stese, altre andate perdute o tenute di riserva, ne sono state portate lassù circa 300 chilometri. Impossibile parlare di Courmayeur e delle Funivie del Monte Bianco senza che il pensiero corra al Conte Giovanni Battista Gilberti. Il Conte Giovanni Battista Gilberti (Titta per gli amici) nacque a Milano il 15 giugno del 1913. La sua famiglia soggiornava a Courmayeur sin dal 1908. Appassionato alpinista e sciatore, pioniere dello sviluppo turistico e sciistico di Courmayeur, il suo nome è legato per sempre a questo piccolo paese alpino che sotto la sua guida è diventato una moderna stazione turistica invernale. Nel 1957 il Conte acquista le azioni della Società Monte Bianco dal Conte Lora Totino diventando maggior azionista e Presidente della Società, proprietaria delle Funivie. Da quel momento la famiglia Gilberti è diventata la principale protagonista dello sviluppo turistico di Courmayeur. Il segreto della bellezza della valle del Monte Bianco, partendo da Courmayeur, passando per Pré-Saint-Didier, Morgex e La Salle si compone di un insieme di qualità che la rendono speciale e unica. Courmayeur è una delle perle delle Alpi e il suo fascino unito ad un paesaggio senza eguali, la colloca tra le migliori stazioni turistiche internazionali. Informazioni per compiere l'attraversata: Trovarsi a Courmayer e quindi a La Palud(piccola frazione di Courmayer) Recarsi alla stazione di partenza delle funivie(consigliabile la mattina alle 8.00) Fare il biglietto A/R per Punta Helbronner 35.00 E. - primo tratto : La Palud _ Pavillon (si cambia) - secondo tratto: Pavillon _ Rifugio Torino (si cambia) - terzo tratto : Rifugio Torino _ Punta Helbronner (si cambia e si fa il biglietto per l'Auguille du Midi A/R 18.00 E.) TOTALE biglietti A/R :52.00 E. INFORMAZIONI:FUNIVIE MONTE BIANCO

 

 

17 commenti:

Planeta ha detto...

fortuna che c'è il pavimento....
altrimenti la mascella dove si fermava?!

da restare a bocca aperta!!

Sai qual'è la prima cosa che m'è vnuta in mente guardando la foto (MERAVIGLIOSA)?
al personaggio dell'era glaciale: il tarso...
me l'immaginavo mentre, con la ciurma, attraversavano sto tratto di percorso...
:-))))))))
ho fuso!

la natura puo restituire spettacoli MOZZAFIATO...
a patto che le si rivolga la parola col dovuto rispetto!

;-)

Planeta ha detto...

ok....
ho sparato la cavolata del giorno...

ho scritto tarso al posto di bradipo

mushin ha detto...

mi dici "da non perdere"... non ho resistito a farmi un giretto qui... per ora ammiro questa immagine stupenda a bocca aperta (chissà dal vivo che meraviglia) poi tornerò a leggere ;-)

un abbraccio e buona giornata
ciao :o)
mu!

serenase81 ha detto...

Ciao Master.........guarda che ti stiamo aspettando qua............quando vieni????

Ciaooooo e un grosso bacio.

raffaebasta ha detto...

madoshka quante cose belle che fai tu!si vede che la tua vita è votata alla montagna!
quasi quasi ti invidio!invidio la tua immensa passione e la meticolosità con cui la coltivi..
a presto, raffa

missterica ha detto...

cacchio!! ma perché nonmandi le tue foto più spettacolari a info@lucaleoni.it
luca sta lavorando al videoclip del suo ulttimo singolo l'estate del 2006, sarà composto dallle foto più belle
potrai vedere i tuoi scatti su mtv e condividere le tue emozioni con tantissime persone!!!
ti lascio anche il link per sentire il brano ok?
www.flux.tv/it/audio/clip_view.asp?id=2588
ciao

gianluca ha detto...

spettacolo master! ma quando torni alla nostra amata madrepatria???

mushin ha detto...

oh master!!!!!!
ahahahahahahah
ci ho messo un po' a capire questa storia della "home conquistata"!!!!!!!!!

che storia :D
(ora capisco il perchè di tutte quelle visite!!!)

buon lavoro
mu :o)

mushin ha detto...

ah.. .dimenticavo!
la Cima Piazzi di questi tempi...
un po' "annebbiata" direi... :)

ri-ciao
mu

Planeta ha detto...

piu in la?....
magari....??

CERTO CHE LO DEVI POSTARE!!!!

Quando ho trovato quelle creaturine al mare, le ho trovate in una zona in genere molto frequentata, ma eravamo ancora a giugno...
ho avuto come una visione..
ho immaginato una savana...
un tratto di strada molto largo...
muto..
tranquillo...
pieno di fiori e creature..
l'ho paragonato al luogo del ritrovamento...
ma sapevo che nell'arco di 24/48 ore, sarebbe passata un intera mandria di bufali impazziti, che avrebbe calpestato e didtrutto tutto quello che avrebbe incontrato sul suo cammino..

a fine luglio, nell'intera zona non si trova piu, ne un riccio, ne un pesce...
la mano umana lascia il segno!
quindi ho prefrito passare nella baia vicina, praticamente inaccessibile a tutti (zona naturalmente piu incontaminata) e riporli in zone piu protette, ma molto simili a dove li avevo trovati.

come vedi..
o vive o morte..
le creature della natura non hanno pace!

ciao carissimo

edvaristan ha detto...

Wao che foto!
Che spettacolo il M.Bianco!
Non ti sei lasciato sfuggire nemmeno le Funivie eh!
Che io non farei mai ,troppa paura e vertigini!

Buon week-end...edva...**

bera ha detto...

Ciao Master, ti avevo lasciato un saluto mentre stavi postando, qualche giorno fa, ma non lo ritrovo, si vede che non era ancora completa la pubblicazione del post, infatti la foto ancora non compariva, e quindi non è stato salvato.
Grazie di questo bellissimo itinerario che ci hai fatto fare. Non lo conoscevo, è da poco che amo le montange, e devo scoprire ancora tanto. Mi piacerebbe fare il percorso che hai descritto molto bene, con annessi cenni di storia, chi lo sa quando, e se riuscirò!
Intanto ti ringrazio perchè almeno virtualmente l'ho fatto.

E' da un po' che non salgo su una cima e ne sento la mancanza.
Domenica 24 forse vado con la "banda" di domenicacondomenico!

Ciao. Buon fine settimana.

berardo

Planeta ha detto...

buon fine settimana..

:-)))

mushin ha detto...

ciao caro master
che esaustivissimo ed interessante commento mi hai lasciato :)
grazie!!

si... incredibilmente complessi è perfetto direi...

buon inizio settimana
:o) mu!

mary ha detto...

Ciao!
Sono tornata!
un bacione grande grande!!!!

angela ha detto...

Ciao master ...stupenda fotooooo!!!!Se vieni nel mio blog ne trovi una altrettanto bella!!!!...penso che ti farà piacere...un abbraccio

mary ha detto...

Ciaoooo! Ok, mi riprendo un attimo, da quando siamo tornati non mi sono fermata una attimo...
La mia foto al ristorante, felice e distrutta, quando ci consegneranno le foto vere posterò quella di tutti e due..un bacione e a presto!