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venerdì 27 aprile 2007

La leggenda di re Alarico e il fiume Busento


Oggi ,uscita fuori Pollino.Andiamo nella Catena Costiera ad esplorare parte del corso del fiume Busento che confluisce col Crati a Cosenza,maggiore corso d?acqua della Calabria .Lo scopo è quello di preparare il terreno all?escursione che si svolgerà il 10 giugno prossimo con il CAI Castrovillari,in collaborazione con l?ass.?Amici della Montagna? di Bisignano e l?Amm.Comunale di Carolei.Un?occasione per recuperare e valorizzare antichi percorsi storico-naturalistici persi ormai nel tempo e sepolti dalla vegetazione,per renderli fruibili a visitatori e turisti.


Il fascino di questo fiume è legato alla storia del paesino di Carolei ,centro collinare a pochi chilometri da Cosenza e al re Alarico,attorno al quale aleggiano storie e leggende del tutto singolari. Di probabile fondazione enotra, Carolei è citata da Ecateo, storiografo vissuto tra il VI ed il V secolo avanti Cristo, in alcuni dei suoi scritti con il nome greco IXIA, che significa Vischio, da cui deriva per l?appunto la denominazione di Terra del Vischio. Fitti boschi di querce ed i castagneti, infatti, ancora oggi accolgono tra gli annosi rami, una rigogliosa vegetazione di questa pianticella caratteristica sempreverde, simbolo presso tutti gli antichi popoli, soprattutto del Mediterraneo, di virtù propiziatrici. 

È sicuramente terra di leggende. Su tutte ,quella ormai nota che riguarda Alarico. Narra la leggenda ? ripresa dallo scrittore tedesco August von Platen - che i Visigoti, per evitare che mani romani potessero violare la tomba del loro re, colto da improvvisa morte alla fine di agosto dell?anno 410, deviarono il fiume Busento, nei pressi di Cosenza, e seppellirono nel suo letto Alarico in armi, insieme al suo cavallo ed al suo tesoro e successivamente ripristinarono il normale corso delle acque.

Il Busento, silenzioso ed inesplorato, nasconde ancora il suo segreto.
Non ha avuto riscontri nemmeno la tesi sostenuta da due archeologi cosentini, che avrebbero individuato la tomba di Alarico in un sito abbastanza vicino al corso del fiume Busento denominato ?Rigardi?, situato lungo la vallata di un affluente del Busento, il fiume Caronte. Il luogo individuato si caratterizza per la presenza di una grande croce scolpita nella roccia, ben visibile ad occhio nudo dalla vallata, innanzi alla quale si aprono due grotte, dalla cui esplorazione sarebbero emersi segnali tali da confortare l?ipotesi di una eventuale sepoltura. Una ipotesi suggestiva, che non ha però trovato estimatori.
www.turismo.regione.calabria.it.

Arrivando a Carolei salendo da Cosenza ci rapisce il colpo d?occhio sulla valle di Mendicino e sulla mole di monte Cocuzzo che domina su tutto. Siamo in quattro:io,Domenico degli ?Amici della Montagna?, e Massimo con Ivana che qui sono di casa.
Località di partenza la frazione ?Motta di Domanico? edificata attorno ad una rupe rocciosa panoramica. Vi si arriva salendo una serie di gradoni scavati nella roccia ricca di ruderi. Sulla sommità della rupe la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (sec. XVII).Peccato che il corso di tanto in tanto sia invaso da gomme d?auto,reti metalliche e rifiuti d?ogni genere.D?altronde ci troviamo a pochi passi dai centri abitati.La prima parte del percorso è molto agevole grazie alla presenza di una sterrata in sinistra idrografica che costeggia il fiume.Le sue acque fredde ospitano la trota,importante indicatore ecologico.
Comunque la passeggiata non è mai scontata.Attraversando suggestivi boschi di ontano,immersi in una natura rigogliosa,incontriamo anche qualche sporadica fioritura di orchidea vesparia,davvero interessante.

Per raggiungere il tratto più suggestivo del fiume dobbiamo però abbandonare la sterrata e penetrare in una fitta boscaglia seguendo le esigue tracce di un vecchio sentiero fino a raggiungere l?alveo. Qui,in un labirinto di massi di calcarenite incastrati tra loro, l?acqua del fiume si fa strada attraverso piccole gallerie,anfratti e grotte di ogni genere.

Alarico non poteva scegliere posto migliore per seppellire il suo tesoro.
All?uscita riprendiamo la sterrata che in una buona mezz?ora ci ricondurrà a Carolei nella fraz. ?Appiè La Terra?.Prima di lasciare il paesino è doveroso visitare il PARCO STORICO di VADUE, costituito da un?antica residenza nobiliare ,il palazzo Andrea Civitella entro il quale è ubicato il MUSEO del PAESAGGIO.A pianta quadrilatera con cortile difeso da alti muri di cinta e portale ad arco, compaiono due annesse cappelle, di cui una semi diroccata, un Ninfeo Romano e un maniero cinquecentesco appartenuto agli Alarçon Mendoza.




6 commenti:

bera ha detto...

Ciao Master, descrizione e foto stupende!!
Sarebbe bellissimo poterli vedere dal vivo!!

Un carissimo saluto.

berardo

Domenico ha detto...

Ciao Master, che posti fantastici. La natura non finisce mai di stupirci con il suo linguaggio dalle mille sfumature e particolarità.
Grazie di mettere in comune queste cose, almeno attraverso le foto e la descrizione posso condividere con te un pò di quei momenti.
Alla prossima Domenico

angela ha detto...

Grazie master per il tuo passaggio nel mio blog...ho seguito il tuo consiglio e tolto il grassetto!!!.il tuo post è come sempre stupendo sia nella descrizione che per le foto ...Il 12 maggio vado in gita scolastica a monte CUCCO...ci sei stato vero?...come vorrei fare un'escursione con te,ma purtroppo cammino solo in pianura e in collina!!!!mi dovresti portare a cavalluccio e non è il caso ..."pesicchio" un pò,ah ah ah !!!...Ti abbraccio

edva ha detto...

ciao Master,...
complimenti per i tuoi post, sempre accurati e ricchi di dettagli!
carina la leggenda...

ma l'acqua del fiume non era un pò freddina in questo mese eh???

cmq davvero dei bei posti con tanto verde ...
e poi l'orchidea vesparia è troppo bellina!

ah dimenticavo ,come è andata la risalita del torrente Iannello?
ho fatto il tifo per te!

a presto ...edva...**

eva_suprema ha detto...

Il nick Master che vuol dire?

eva_suprema ha detto...

Grazie!
E che la parola Master esercita un certo fascino su noi Supreme.
Bacio