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lunedì 24 marzo 2008

La via "Pietra Colonna" al Dolcedorme

 

Il sito Roccia & Resina,il portale di arrampicata al sud-Italia mi ha onorato pubblicando la relazione della nuova via aperta da me e dal mio compagno Massimo il 26/12 2005.Si tratta di una via alpinistica invernale che dalla località "Valle Piana"nel comune di Castrovillari sale in direttissima alla vetta di Serra Dolcedorme,massimo rilievo del Parco del Pollino.

Difficoltà:D/ 70°/ III+
Dislivello: 1367 m
Tempi: 6 ore a salire, 3 ore a scendere.

normale dotazione alpinistica. 2 piccozze.

 

VIA PIETRA COLONNA

Salita molto remunerativa che permette di penetrare nel cuore della “grande montagna” calabrese passando poco prima di sbucare nei pressi della cima, accanto al monolito denominato dagli scopritori (Iannelli, Martino, Sisca – CAI Castrovillari) appunto “Pietra Colonna.”

Descrizione: Dapprima il canale sale dolcemente,(35°) ben presto comincia a diventare più ripido ma senza opporre difficoltà. Qui si potranno avere problemi nel caso ci sia neve, in quando essendo ancora a bassa quota e nel bosco si presenterà sicuramente morbida ostacolando la marcia. Non appena il canale esce dal bosco di faggi e cominciano ad apparire i pini neri e poi subito i loricati, ci si trova davanti ad una paretina di 8/10 metri (proteggibile con chiodi) che lo interrompe (III+) che è però evitabile uscendo a destra e rientrando subito sopra. Dopo ciò, il canale raggiunge pendenze di 50/55° fino ad un altro sbarramento roccioso più facile del primo, che però si può trovare coperto da ghiaccio sottile, denominato da noi “Salto del crepaccio,” infatti bisogna far attenzione al buco che si può formare tra la neve che riempie il canale e la roccia, che può essere profondo alcuni metri e non essere visibile. Superatolo, dopo essersi assicurati anche qui con chiodi da roccia, il canale diventa un vero e proprio canyon verticale insuperabile.

Si esce a sinistra e si continua a salire dritti per i circa cento metri a 60/65° di un esaltante scivolo spesso ghiacciato, tra i pini loricati. (Possibilità di protezione: gli stessi pini e con chiodi in qualche roccia laterale).Quando la pendenza diminuisce, sulla sinistra si hanno le verticali pareti sommitali, con ben visibili a fianco a noi le torri di roccia chiamate “I Denti del Dolcedorme” con in mezzo il buco denominato a sua volta “Bocca del Dolcedorme.” Qui rientrare verso destra di nuovo nel canalone che è diventato nuovamente più “docile,” trovandosi così ai piedi del monolito “Pietra Colonna.” Continuare a salire su pendenze di 60° nel canalone, oppure impegnare sulla destra uno stretto canalino di circa 10 metri (70° - protezione con chiodi alle rocce laterali che però non sono di buonissima qualità) che porta su una crestina alla fine delle difficoltà, infatti un brevissimo tratto semplice ci separa dalla cresta..

 


 


8 commenti:

indio ha detto...

complimenti per l'ascensione di dicembre. scoprire nuove strade e allontanarsi dai sentieri ufficiali è sempre stimolante.i percorsi del versante meridionale del dolcedorme (soprattutto in inverno) saranno sicuramente entusiasmanti, soprattutto per escursionisti alla ricerca di percorsi belli tosti. comunque in queste salite si può proprio parlare di alpinismo. dato che sto in basilicata e per altri motivi non mi è ancora capitato di poterli percorrere. me li riserverò per i prossimi anni... vorrei fare quelli tracciati da braschi nel suo libro. l'ultima espliorazione del dolcedorme è stata solo a celsa bianca, il crinale che si unisce a pollinello. da lì si vede un panorama spettacolare che sbalordisce... a presto
Indio

edv ha detto...

Ogni via ha le sue emozioni!
C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.

Un abbraccio...edva...**

ekaterina ha detto...

girovagando tra i blog, alla ricerca di spiegazioni su come inserire la musica in sottofondo, guarda dove capito !!! nel blog di un calabrese che parla di montagna :-))))) da calabrese, sono sorpresa e felice, da appassionata di montagna ... ancora di più !

le mie esperienze sono piuttosto limitate, a parte lo sci da discesa anche d'estate frequento le dolomiti, la traversata del puez (da col raiser a vallunga) e l'ascesa dello stevia le mie, finora, più emozionanti camminate ... spero che le prossime siano la forcella del sassolungo ed il rifugio bolzano sullo sciliar, per ora incrocio le dita ... ho dato una occhiata, tu sei praticamente un alpinista, mi sa che vengo a studiare nel tuo blog, ti linko così cerco di saperne di più sulle nostre montagne !

a presto

ekaterina

ekaterina ha detto...

sorry !

ieri sera la connessione era lentissima e mi dava un errore di inserimento del commento, invece .... !!!

vabbè, a presto

eka

Vincent ha detto...

Ciao Pino, tutto ok, la Giudaica praticamente è fatta bene , in questi ultimi anni è a misura d'uomo ampi spazi, ottime possibilita' fotografiche, praticamente si è sul palcoscenico a me e' capitato questo,ho fatto buone riprese.Il resto è unaz bella storia con momenti toccanti ciao Pinone

Pralina ha detto...

Complimenti...

Sono andata a curiosare su quella rivista... Roccia e resina!

Ciao!!!

angela ha detto...

ciao Master...grazie per la tua visita nel blog ...ti ho descritto l'itinerario in email e speriamo che il tempo sia PRIMAVERILEeeee!!!!...buona domenica ...abbraccio, a presto!

ekaterina ha detto...

"camminare" tra le tue pagine è una sorpresa dopo l'altra ... ho letto del tuo trekking sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada ! ne ho un ricordo incancellabile ... inverno 2005, un elicottero ha prelevato dalla val gardena il gruppo di sciatori scortati dalle guide e via ... alla volta della marmolada ! che brivido sorvolare su una distesa immnensa di cime innevate in una tersa giornata invernale ! grazie all'assenza di vento ed alle condizioni meteo favorevoli, il pilota ha spinto l'elicottero sul baratro che si apre davanti la parete sud, uno strapiombo impressionante, ed eccola lì quella parete amata ed odiata, teatro di conquiste ma anche di dolorose perdite ... atterrati sulla cima ci attendeva una discesa sugli sci in una neve pazzesca - quella d'alta quota è tutta un'altra storia, secca e veloce - in uno scenario fiabesco ... la montagna è pura emozione !

ti auguro una buona domenica

ekaterina