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sabato 16 agosto 2008

Nelle Gole del Barile






Un 15 Agosto rovente dal punto di vista meteorologico caratterizzerà la risalita delle gole del Barile in torrentismo (la temperatura toccherà i 40 gradi a S.Lorenzo Bellizzi nonostante gli 800 m. di quota).Ad accompagnarmi,Carlo,consorte e nipote.Il nome “Barile”attribuito alle gole alte del Raganello è dovuto al fatto che la corrente durante le piene trascinando i massi produce un suono simile a barili che rotolano.

La giornata è appunto ideale.Piacevolissimo in piena estate stare sempre a contatto con l’acqua del torrente a tratti nuotando nelle pozze,risalendo piccole cascate e scivoli e saltellando tra i massi levigati dall’acqua.L’ambiente circostatnte è fiabesco.Circondati da altissime e impressionanti pareti che in un punto si innalzano per 500 m ci divertiamo a superare i piccoli ostacoli che questa gola oppone:l’ingresso alle gole in cui è necessario calarsi con l’ausilio della corda;il “Cucchiaio”,un piccolo salto di alcuni metri dove è necessario aiutare prima uno dei componenti del gruppo a salire, il quale fisserà una corda ad una piastrina e a sua volta isserà gli altri a forza di braccia.Poi un passaggio insidioso,fra rocce molto scivolose,rese tali dai continui passaggi dei torrentisti che la impregnano di fango;il “Buco”,in cui bisogna infilarsi uno per volta e poi far passare gli zaini ed infine il “Gomito”,una piccola cascata la cui pressione dell’acqua impedisce di tirarti su,per giungere fino al “Masso incastrato” dove è di rito farsi fotografare al di sotto di esso fingendo di sollevarlo.Per i graditi ospiti è stata una bella esperienza e,nonostante qualche titubanza nei passaggi chiave sono riusciti a completare il percorso in andata e ritorno. Lambiente è grandioso ma allo stesso tempo pericoloso:bisogna munirsi di casco ,di uno spezzone di corda di una quindicina di metri, ed è necessario sapersi destreggiare fra le pietre nellacqua.Una distorsione,una caduta ecc. può rendere i soccorsi alquanto difficoltosi soprattutto se non si conoscono bene le poche vie duscita presenti lungo le gole.Unultima nota:come raccomanda Giorgio Braschi nella sua illustre guida Sui sentieri del Pollino:”lentusiasmo non deve mai farci scordare che qui è opportuno muoversi in silenzio,con prudenza e rispetto,badando a non disturbare la fauna e a non lasciare traccia del nostro passaggio”.

Chiudiamo il pomeriggio pranzando in una delle trattorie del paese deliziando il palato con pietanze locali a base di pasta di casa al sugo di carne e funghi porcini e una grigliata di carne mista.Non poteva concludersi meglio dato l’orario (le 4 del pomeriggio).

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2 commenti:

Giovanni Vancieri ha detto...

quando mi ci portate pure a me??

Giovanni Vancieri ha detto...

Domenica ho un impegno che avevo già preso con mia madre e purtroppo dopo un'estate fuori di casa devo anche poter dire di si.
Mi dispiace, comunque attenzione nelle gole che in questi giorni il meteo gioca a svavore dalle 14.00 in poi.