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lunedì 16 giugno 2008

Sul Dolcedorme per il Crestone sud

Il versante sud del Dolcedorme è il più impervio ed imponente, al visitatore appare come una immensa bastionata rocciosa ammantata da selve di leccio,aceri,faggi,pini neri e più su da frotte di caratteristici pini loricati,simbolo del Parco del Pollino.

Salire il Dolcedorme da questo versante non è cosa facile,anzi d’inverno l’ascensione per il Crestone sud dei loricati è a tutti gli effetti di tipo alpinistico.I 1440 m. di dislivello che bisogna colmare in sei ore infatti la dicono lunga sul grado di difficoltà e sulla fatica che oppone questa via.Si parte dall’imbocco di Valle Cupa,località famosa del territorio di Castrovillari.
Delimitata dal Crestone sud a sinistra e dai contrafforti del Cozzo Campanaro a destra è decisamente di una selvaggia bellezza,una sorta di foresta primordiale,un’area wilderness di grande mistero.Il crestone,lungo ca. quattro chilometri,dalla località Cozzo Palumbo fino al suo culmine si snoda dapprima per tratti di modesta pendenza per impennarsi improvvisamente dal Passo di Valle Cupa alternando passaggi su roccia facili e divertenti ad altri più difficoltosi e delicati,alcuni dei quali vanno aggirati sulla destra per chi non si sente molto sicuro.Durante la salita il caratteristico borgo di Morano emerge come un argenteo presepe dalla vallata.Giunti ad uno spiazzo erboso denominato “Campo base”,dove giace un enorme tronco argenteo di Pino loricato,ci appare in tutta la sua imponenza lo spettacolo delle pareti rocciose di vetta.
E’ un po’ più in alto che bisogna abbandonare il crestone e spostarsi a sinistra percorrendo a mezza costa l’erta pendice ricoperta di faggi e maestosi loricati dalle forme più bizzarre fino a raggiungere il ripidissimo ghiaione centrale di vetta.Siamo a 1900 m. di quota e la stanchezza è già tanta.Ora bisognerà tirar fuori con tutta la forza di volontà le energie residue per affrontare gli ultimi 360 m. di dislivello lungo l’interminabile ghiaione che sale dritto fin su la vetta.

Davanti a noi,proprio dove il canale si dirama ,guglie rocciose aderte,dall’aspetto inquietante sembrano essere i guardiani di questo territorio selvaggio,una sorta di Colonne d’Ercole superate le quali ci permetteranno di rivedere la luce della cima.La salita è durissima e folate di nebbia avvolgono il paesaggio che a tratti diventa spettrale e minaccioso,ma ormai è fatta.Un ultimo sforzo e siamo fuori,alla testata del canalone,pochi metri per raggiungere la cresta che ci porterà ai 2267 m.della cima.Contemporaneamente a noi giungono altri tre gruppi di escursionisti che però hanno fatto la via normale dal versante nord,ma è tutta un’altra cosa.

Foto di rito vicino all’omino di pietra ed’io,Cosimo ed Antonio,che rigrazio sentitamente per avermi accompagnato per questa avventura ce ne scendiamo per la Valle del Faggio Grosso fra tronchi scheletrici di pino loricato fino ad intersecare il sentiero per Passo di Valle Cupa.Quì abbiamo modo di osservare la curiosa orchidea “Neottia” (nidus-avis) che cresce all’ombra delle faggete.Ad un certo punto abbandoniamo il sentiero e ci gettiamo nel fitto vallone fino a raggiungere la località di partenza.
Itinerario superbo ed esaltante,la “Direttissima” classica per il Dolcedorme non è per niente da sottovalutare,occorre essere ben allenati e profondamente motivati,consapevoli di dover soffrire,ma che permette di vivere una esperienza escursionistica di alto livello in un ambiente assolutamente grandioso per i panorami che offre e per gli ambienti che si percorrono. 

   

7 commenti:

U Lupu ha detto...

Caro Master mi è dispiaciuto non essere dei vostri e mi scuso anche se non mi sono fatto vivo. Impegni di lavoro e non, mi stanno esasperando. Complimenti come sempre. Comunque un pò di tempo per arrampicare lo sto trovando. Mimmo Pace? Semplicemente grande! Mò abbiamo creato pure la donna geco. Ma che ne sai!!!

Un abbraccio e alla prossima........magari presto!

Ciao Pè

Ragno ha detto...

Chissà che bella giornata avete trascorso, purtroppo tutti mi additano come quello che trascura gli amici in montagna, ma è un periodo anche per me incasinato...Infatti rischiavo di non essere con loro la domenica.Spero di esserci alla prossima.

Complimenti ancora.

angela ha detto...

Ciao Master ,spero che x te e famiglia tutto ok... io periodo critico ,stressante per esami di licenza media e nn vedo l'ora di finire per rilassarmi un pò e staccare la spina...nn sono riuscita a fare più nemmeno un paio di km a piedi in collina ,perchè al ritorno a casa mi aspettano i giri tra le stanze che sono sottosopra, e spesa e cucina e varie e l'aiuto è raro!!!!...invidio il tuo tempo libero e le tue escursioni, fai bene!...se vi capita di venire dalle mie parti fai uno squillo!un abbraccio e GRAZIE per il bel commento che mi hai lasciato nel blog

Pralina ha detto...

Che spettacolo...

Come sempre leggerti e ammirarare le foto, e', un po'..., come salire in vetta con te.

Io dopo il mare non vedevo l'ora di farmi una bella camminata in montagna.

Rientrata sabato, domenica ero gia' per montagna, ma con la pioggia. Domenica scorsa, finalmente dopo un mese di pioggia, il sole. Pero' in cima abbiamo trovato la nebbia.

Insomma, in estate e' cosi'....

Sai che in agosto andro' a fare un trekking di 5 giorni in svizzera da capanna a capanna???

indio ha detto...

bellissime foto... il dolcedorme è la wilderness per eccellenza... quasi ti invidio: io sto nel traffico metropolitano: a presto!

Domenico ha detto...

Ciao Master, sono sempre belle le tue uscite da quelle parti. Certo che voi il Dolcedorme non è che lo lasciate proprio dormire in pace.
Un abbraccio Domenico

Volgograd81 ha detto...

Complimenti per il sito!
Io abito a San Basile e ovviamente sono un appassionato di montagna, per ora mi limito ad organizzare qualche escursione estiva sul Pollino, magari un giorno seguirò la tua scia, chi lo sa!
Continua cosi
Ciao