Aspettare il
sorgere del sole è allo stesso tempo assistere al miracolo della vita che ogni
giorno si rinnova dando luce al nostro bel pianeta e mettendo in moto gli
infiniti cicli della natura. Questo e tanti altri fenomeni oggi sono caduti nel
banale,nell’indifferenza della gente che ogni giorno è preda dei frenetici
ingranaggi del vivere quotidiano,che non si accorge più del mondo che la
circonda,della bellezza presente intorno a noi. E noi quali eroi
atipici,condividendo il pensiero di F.
Dostoevskij nel preciso istante del sorgere del sole,siamo tentati di credere
che “la bellezza salverà il mondo”.
Per giungere puntuali all’appuntamento con il
Sole alle 4.45 del 19 giugno 2011 sui 2267 m. di Serra Dolcedorme pensiamo bene
di organizzare una splendida uscita notturna scalando tre giganti del Pollino
in una notte di luna piena,chiara e limpida come non mai.E così si parte alle
23.30 dalla classica località di partenza di Colle Impiso in direzione Monte
Pollino. Siamo in 19 con Dino in testa ed io in coda in vece di organizzatori
di questa uscita Cai.Giunti al valico del Pino ritorto è curioso osservare di
notte i pini loricati appena accarezzati dai tenui raggi della luna e poi
violentati dalle nostre lampade frontali e dai flash delle digitali,quasi a
disturbare quella magica quiete. In vetta al Pollino i nevai delle doline
resistono ancora,può darsi anche durante tutta l’estate.
Dopo le
varie foto di vetta si scende velocemente lungo la cresta N-E fino alla Sella
Dolcedorme dove ci si concede una sosta prolungata in attesa dei ritardatari
che sembrano tante lucciole nella notte. Ed ecco che il lungo serpentone di
intrepidi riparte alla volta del Dolcedorme con passo veloce per non perdere
l’atteso evento dell’alba. Infatti raggiungiamo la vetta mentre i primi
chiarori dell’aurora giungono a noi dal mare. Abbiamo il tempo di prendere
comodamente posto come se ci trovassimo alla prima di un’opera alla Scala in
attesa che il sipario si apra.Così è e l’incanto avviene. Assistiamo ad una
delle più belle albe mai osservate, complice il cielo terso privo di umidità
che comprime in maniera inaspettata le distanze facendo apparire il mare
proprio sotto i nostri piedi. Splendida questa montagna,posta in posizione
centrale dalla quale si vede tutto,i due
mari e tutte le altre vette del parco e,come un balcone si affaccia
precipitando ripidamente con il suo versante meridionale verso la valle del
Coscile e l’interland di Castrovillari e Morano.
Dopo esserci
deliziati e saziati di questo meraviglioso ed intenso spettacolo della natura
ci apprestiamo a scendere verso il Passo delle Ciavole servendoci di un
sentiero che scende velocemente lungo la parete Nord. Al passo il gruppo si
divide:in otto saliremo su Serra delle Ciavole,gli altri attraverseranno i
Piani di Pollino per raggiungere le auto. La ripida ascensione al “Terzo
gigante” fa emergere in noi tutta la stanchezza accumulata nella notte ma la
prima vetta e poi la cresta fino alla cima più alta ripaga di tutte le nostre
fatiche. Ad Est,ci affacciamo sulle impressionanti pareti di Serra Ciavole e a
nord ammiriamo il verde delle praterie e i Pini loricati di Serra Ciavole e
Serra Crispo in una esaltazione di colori o odori tra rocce,massi erratici,pini
scheletrici ,fiori variopinti,branchi di cavalli a brado e mandrie di vacche.Tutto
bello,tutto perfetto compreso il rientro alle auto dove l’amico Dino ci delizia
il palato con delle gustose e prelibate ciliege. Anche oggi il miracolo della
vita è compiuto.