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lunedì 27 ottobre 2008

Il Monte Alpi


Domenica 19 Ottobre.Ben 31 appassionati si presentano all’appuntamento con il Monte Alpi (1900 m.),all’estremo lembo settentrionale del Parco del Pollino in una fresca giornata d’autunno. E impressionante il colpo docchio che offre la montagna quando si giunge alla località Miraldo,lungo la strada che porta a Castelsaraceno. Le sue vertiginose pareti e i paurosi canaloni-ghiaioni che si innalzano a strapiombo per 900 m. avvisano da subito l’escursionista che la scalata non sarà affatto una passeggiata. Una montagna dall’impatto forte,immediato.A guardia della valle,adagiato nel verde solenne dei boschi, il pittoresco lago di Cogliandrino addolcisce il paesaggio tutt’intorno.

Per questo e altri motivi ancora Il comprensorio del Monte Alpi presenta molte caratteristiche che non lo relegano di certo ad una posizione di secondo piano rispetto alle montagne più blasonate del Pollino. Altra peculiarità è la presenza insieme ai soliti calcari grigi ,di giacimenti di alabastro,da cui si estrae la Pietra di Latronico.Ed è proprio a Latronico,in località La Calda,che funziona un attrezzatissimo impianto termale molto apprezzato. Le virtù terapeutiche delle acque di questo centro sono infatti note da secoli, come dimostrano le ricerche archeologiche fatte nelle Grotte di Calda, poste vicino alle sorgenti. Le acque del complesso termale sgorgano da due sorgenti alla temperatura di 22° C: la Grande Sorgente bicarbonato-calcica e la Piccola Sorgente bicarbonato-calcica-sulfurea.Elemento di notevole spessore archeologico è lo scheletro di un pesce fossile risalente a 30 milioni di anni fa in località Malboschetto.Sarebbe classificato comeIstioforide del genere Makaira,conosciuto con il nome di Marlin.La lastra dove si intravede il fossile purtroppo versa in condizioni deprecabili;basterebbe realizzare una piccola tettoia in legno per proteggerlo almeno dalla pioggia .
Inoltre le pareti del versante occidentale dell
Alpi” ospitano la stazione più settentrionale dItalia del Pino Loricato.

Così ci ritroviamo tutti presso la sorgente “Vena nera”a 1089 m. dove ci riforniamo d’acqua,mentre sulla montagna incombe una grigia coltre nebbiosa che in gran parte ci accompagnerà lungo il cammino.



L’idea era quella di attaccare direttamente la cresta Nord,ma considerato il nutrito numero di partecipanti e che comunque il breve tratto di cresta ci avrebbe condotto ugualmente al Belvedere,optiamo per la comoda sterrata che fa parte di una rete di sentieri realizzata dalla Comunità Montana locale e che si inoltra nel bosco della “Lupara”.

Al Belvedere,ci si concede una pausa mentre si gode la splendida vista sulla vallata e sulla mastodontica mole del Monte Sirino,altro gigante di 2000 m.



Ma ora inizia la parte più tecnica del percorso come evidenzia la foto ripresa dal basso. Bisognerà risalire un tratto di cresta rocciosa ed aerea fino a raggiungere una guglia posta a guardia del canalone centrale..E’ questo che dovremmo attraversare con un tracciato in diagonale dal basso verso l’alto facendo estrema attenzione a non provocare pericolose scariche di pietre.Con molta attenzione e “piede morbido” arranchiamo su per l’orrido canalone fino a raggiungere un bel pino loricato posto su un ripido prato erboso..Un ultimo sforzo e i vari gruppetti raggiungono la faggeta sovrastante e poi la cresta principale dove In libera ci si avvia verso i 1900 m. della cima.





Dalla vetta dellAlpi lo sguardo corre verso la vetta gemella Santa Croce,oggi avvolta da folate di nebbia ,che rievoca in me il ricordo della prima escursione fatta insieme al gruppo CAI Castrovillari nel settembre 2001.Quella volta salimmo lungo il sentiero del bosco Favino e non raggiungemmo lAlpi soltanto perchè cominciò a piovere (erano altri tempi).Fu durante quella escursione che conobbi alcuni compagni di avventura con i quali in questi sette anni abbiamo scritto pagine indimenticabili sulle nostre montagne.

Per la via del ritorno scendiamo dal lato opposto rintracciando il sentiero di “Piè d’Alpi”,rinominato “sentiero del Cessna” dagli amici pugliesi presenti nel gruppo.Una decina d’anni fa infatti un Cessna da turismo si schiantò sul versante occidentale della montagna.Dei resti dell’aereo non rimane ora che la parte terminale di un’ala. Il sentiero,a tratti nel bosco di faggi dalle tinte autunnali,a tratti correndo lungo il bordo delle vertiginose pareti ci conduce in breve a “Piede d’Alpi”,proprio al di sotto della poderosa parete Ovest di Monte Alpi.Non sarà difficile rintracciare la sterrata che ci condurrà alle auto.




Tutto sommato una “bella” salita, che ci ha consentito di attraversare ambienti molto vari,tra arbusti di agrifoglio,boschi di faggio,pini loricati,orridi canaloni-ghiaioni e aride pietraie.Forse un itinerario non adatto a tutti,ma che percorso con la debita attenzione ci ha permesso di realizzare una via inedita e spettacolare,avventurosa e mai banale, su questa splendida montagna.



7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ciao!
Hai cambiato indirizzo???
Nessun problema, verro' a leggerti qui.
Io sono stata ammalata. Quindi questa domenica ho saltato l'escursione in montagna.... molto a malincuore.
Dicono che questa settimana arrivera' la neve... Non vedo l'ora di tirare fuori le ciaspole.
Speriamo mi passi in fretta questa maledetta tosse.
Un abbraccio
pralina

Turi ha detto...

Complimenti a tutti e soprattutto all'organizzatore. Mi dispiace non essere stato dei vostri, sia domenica e sia assieme a Gigi Savaglia, lunedi scorso. Ero con in esercitazione ed è servita tanto...
Un abbraccio e alla prossima!!!
Ciao Pè

Anonimo ha detto...

ciao, ti ho risposto da me.-
mi fai sapere per favore a quale livello di difficoltà corrisponde questa escursione sul monte Alpi ?
31 partecipanti sono parecchi, tutti del cai oppure .... ?
le foto sono sempre magnifiche e le descrizioni da vero appassionato, sei mitico !
eka

Anonimo ha detto...

Dalle foto sembra che sia stata un' escursione abbastanza impegnativa: forse da Latronico sarebbe stata più dolce.

Auguri per il nuovo blog

Anonimo ha detto...

Ciao!!!
Ieri sono andata a cercare la neve, ma purtroppo sono una bella spolveratina, ma che non richiedeva l'uso delle ciaspole.
Appena posso faccio post con le foto delle ultime nostre escursione autunnali.
Peccato che siamo cosi' lontani, mi sarebbe piaciuto venire con voi. Ma... mai dire mai!

Buona giornata!

pralina

Anonimo ha detto...

A me piacerebbe fare delle escursioni con voi ed eventualmente diventare socio del Cai di Castrovillari; mi puoi dare qualche dritta in merito?

Anonimo ha detto...

Ciao Master...
Grazie per i meravigliosi commenti che mi lasci sempre!

E' bello leggerti e...seguirti in queste tue appassionate escursioni.

Eravate davvero un bel gruppo...
Complimenti per le foto.

...Edva...**