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lunedì 29 maggio 2006

A tutto "CANYONING"


Con l?estate ormai alle porte inizia per me il periodo del ?canyoning?,consistente nella discesa a piedi e a nuoto di torrenti incassati, facendo uso delle tecniche e delle attrezzature dell'alpinismo e della speleologia.Ovviamente si può usare anche il temine reso in italiano ?torrentismo?.Probabilmente molti hanno un?idea un po? distorta di tale pratica sportiva,relegata da alcuni mass-media al settore degli sport estremi,e quindi solo per pochi eletti.Ma il canyoning sicuramente non rientra in questa prerogativa un po? semplicistica.In effetti,anche se in alcuni casi si svolge in condizioni estreme,più spesso può essere ?facilmente? praticato da tutti.Come per l?escursionismo e l?alpinismo anch?esso prevede un sistema di gradi di difficoltà.Basti recarsi nel periodo che va dalla fine di giugno alla fine di agosto nel canyon del Raganello (Pollino orientale) per imbattersi in frotte di impavidi e molto spesso, purtroppo sconsiderati amateur del torrentismo come se si trovassero in spiaggia,dando poi grattacapi al soccorso alpino locale chiamato ad intervenire sovente la notte per recuperare spericolati in stato di ipotermia.

Il torrentismo è un?attività relativamente giovane:pur essendo praticata dagli speleologi già da decenni,si è diffusa in Francia e Spagna dagli anni ottanta e in Italia subito dopo.Secondo informazioni in mio possesso sarebbe divenuta in Italia una disciplina a sé stante a partire dal 1988.
Per quanto riguarda il Pollino e in modo particolare ciò che concerne il Raganello,la prima attraversata integrale(documentata) del canyon sarebbe stata effettuata il 2 Agosto 1980 da Giorgio Braschi(guida ufficiale e profondo conoscitore del Massiccio;per altri versi un vero pioniere nella sua divulgazione ),Sandro Frisenda e Vito Mancini.

Per essere praticato a buoni livelli e in sicurezza è richiesta sicuramente una certa preparazione tecnica e discrete doti atletiche;primo fra tutti essere buoni nuotatori.Chi non lo è però,può utilizzare i braccioli da mare per non affondare.Infatti non sono rari i casi in cui bisogna tuffarsi in profonde pozze d?acqua e nuotare con zaino a spalla e altro materiale;saper manovrare con le corde e conoscere tecniche alpinistiche di base.Insomma,comprendiamo che il torrentismo coniuga le tecniche alpinistiche con la conoscenza e i movimenti in acqua.
Da tenere in alta considerazione poi è ?l?engagement?,termine francese di non facile traduzione che può essere approssimato con ?impegno?.Esso tiene conto della possibilità di sfuggire a eventuali piene;delle scappatoie presenti e della durata(avvicinamento,discesa ,rientro).

Nel sito www.canyoning.it troverete le tabelle complete dei gradi di difficoltà verticali e acquatiche e la tabella ?engagement? sulla possibilità di sfuggire ad eventuali piene;presenza e numero di scappatoie e della durata complessiva.

Nel Pollino esistono numerosi canyon e forre da discendere e scoprire,alcune difficili ed estreme come il torrente verticale Grimavolo,affluente del Raganello con salti anche di 80 m. e altri alla portata di tutti come la gola di Barile.Nel sitogole e forretroverete un elenco completo con schede tecniche sulle più importanti gole del Pollino,e non solo.
Non mi resta che concludere invitandovi a scoprire questa splendida attività,ad andare a ?tutto canyoning?

In foto:tratto finale della Gola di Barile presso S.Lorenzo Bellizzi