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mercoledì 30 luglio 2008

Il sogno mancato……(per ora) !!

Sabato 26 Luglio 2008,Rifugio Du Gouter (3800 m.),ore 2 del mattino;apriamo la porta delle camerate per uscire: NEVICA!!! Pochi istanti per capire che il sogno di conquistare il tetto d’Europa,il Monte Bianco, si sarebbe dissolto come neve al sole.

Un rapido consulto con le guide alpine e aspettiamo una mezz’ora,tre quarti d’ora,la situazione non cambia.Andiamo a dormire e ci rialziamo alle 6.Anche se il tempo sembra migliore e non nevica più,ormai è troppo tardi fare l’ascensione.La via del ritorno è lunga e avremmo perso le ultime corse del trenino a cremagliera e della funivia che ci avrebbero riportati a Chamonix.L’indomani,domenica 26 Luglio saremmo dovuti ripartire per la Calabria.

Quest’anno è andata così.Un’estate balorda e contraddittoria che prima ci ha negato la scalata al Cervino per impraticabilità e poi del Monte Bianco.Ma non bisogna arrendersi mai,non bisogna mettere nel dimenticatoio i sogni e riprovarci,magari il prossimo anno aspettando il periodo giusto quando il Cervino si sveste del manto nevoso e ti invita a conquistarlo.

Comunque anche se non siamo saliti su nessuna cima,io e i miei compagni abbiamo sicuramente acquistato la piena consapevolezza dei nostri mezzi e delle nostre capacità consolandoci con delle piacevoli escursioni al rifugio Duca degli Abruzzi ai piedi del Cervino dove,un po’ più in alto è collocata la Croce Carrel,punto in cui la leggendaria guida alpina e il primo che conquistò il Cervino dal versante italiano morì di sfinimento portando in salvo il suo cliente;sul Plateau Rosà ammirando l’immenso anfiteatro di creste che compongono il gruppo del Monte Rosa ,laddove è possibile sciare anche in estate ed infine sul rifugio Gouter dopo una estenuante scalata di 1400 m. di dislivello partendo dal Nid d’Auguille risalendo una scarpata fra rocce e corde fisse e come dicono, fra le due è la tappa più dura per salire sul Bianco.

Ora cercherò di godermi il resto dell’estate metabolizzando questa esperienza e ripartirò dalla mia terra,il Pollino che tanto mi ha dato e tanto mi darà.

Del resto le montagne sono sempre là,pronte ad essere conquistate.

Altre immagini della gita

Cervinia 2008







5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, se non che ti capisco benissimo.
Questa frustrazione mi colpisce da un po' ormai. Tanti progetti, escursioni, conquiste, rimandate sempre all'ennesima volta. Se noi siamo gli artefici del nostro destino (e ne sono convinto) spesso il caso si diverte con noi, prendendosi burla del nostro destino, che sicuramente sarà raggiungere quei sogni.
Io non smetto mai di pensare alle belle escursioni che potrei fare, anche se per monti è ormai un po' che non cammino.

Un grande saluto da parte mia,
a presto.

nichi

Turi ha detto...

Caro Master, grazie per i complimenti. Penso invece che i complimenti vadano pure a voi che avete "almeno" tentato. Avrei voluto essere dei vostri ma questo � un discorso gi� trattato, cmq non voglio pensare che il solo ambire a traguardi prestigiosi e altrettanto impegnativi, possa essere considerato come essere folli. Se fosse cos� beh....sar� un pazzo in eterno!!!
Alla prossima
Ciao P�

Giovanni Vancieri ha detto...

sarà per un'altra volta...fidati

Anonimo ha detto...

Ciao Master e riprovo a lasciarti un saluto! GRAZIE per il tuo nel mio blog e COMPLIMENTI per questa nuova veste del blog...come sempre le immagini e i tuoi racconti sono "fantastici"!!!...e senz'altro il tuo sogno si realizzerà!
D'accordo con "anonimo" siamo artefici del nostro destino MA spesso il Fato fa da padrone e la vita ci riserva diversi imprevisti.In questi giorni penso alla tragedia che ha colpito gli alpinisti del K2 e penso che l'essere umano per conseguire i suoi obiettivi a volte sfida la NATURA, che in certe situazioni mostra le sue insidie travolgendo la vita umana,e ne vale la pena???!!!!...tu,meglio di me, ne conosci la risposta ,certo nella vita ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte...Un caro saluto e abbraccio

Unknown ha detto...

Ciao Master. benvenuto su blogspot. I sogni non bisogna mai perderli. Visto quello che è successo sul Bianco dalla parte Francese in questi giorni dimostra che con la montagna bisogna aspettare i suoi tempi. ti auguro tantissime buone scalate.
Domenico