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martedì 13 gennaio 2009

Sei luci nella notte



Vorrei cominciare con un commento inviatomi il giorno successivo da uno dei compagni di questa particolare impresa:
“Quando si vive una avventura emozionante, oltre a ricordare il meraviglioso spettacolo della natura, si ricordano sempre i compagni senza dei quali forse non l'avresti vissuta!!! “





Incredibile e affascinante l’esperienza vissuta tra Sabato notte e Domenica in terra di Pollino da sei coraggiosi amanti della montagna,determinati a viverla in tutte le condizioni possibili ed immaginabili. D’obbligo menzionarne i nomi.A parte me l’immancabile Massimo,sempre presente ed entusiasta a questo tipo di appuntamenti;Franco,ormai amalgamato bene nel gruppo,con me anche nell’ascensione al Dolcedorme per la Tommaselli;Carmelo da Gioia Tauro;Dino e Giancarlo.L’uscita comunque,rientrava nel programma CAI come prima invernale e prima del decennale della sezione iniziato proprio nel 2009.Partenza alle 22.00 da Castrovillari direzione Rotonda e successivamente Viggianello e Mezzana per salire a Colle dell’Impiso,nostra località di partenza dal versante lucano del Massiccio.Al ritrovo saremmo stati in 21. Il presidente della sezione Eugenio,insieme all’organizzatore Mimmo si sono congratulati per la nutrita partecipazione ad una escursione un po’ fuori dai canoni abituali. Si trattavainfatti di partire di notte,d’inverno verso la vetta del Parco,la Serra Dolcedorme per ammirare l’alba,e con la luna piena lo spettacolo sarebbe stato superbo.Qualcosa però è andata storta. Il meteo non è stato dalla nostra parte e ormai da qualche tempo mi ci sto abituando. Giunti a Colle Gaudolino dopo un’ora di marcia nella notte lungo la pista che attraversa i Piani di Vaquarro,una densa coltre di nebbia e un fitto nevischio avvolgeva MontePollino in una atmosfera spettrale.Lo sconforto si è impossessato del gruppo e dell’organizzatore il quale ha deciso di non proseguire oltre. La capanna rifugio avrebbe così accolto nel calore di un bel focolare i delusi partecipanti a quella che doveva essere un’esperienza indimenticabile.Dopo un’ora di consulti più o meno animati e previo consenso del capo gita,in 6 abbiamo deciso di attaccate in piena notte e in quelle condizioni Monte Pollino per la via classica:” sei luci nella notte” lungo il costone della montagna.Neve piuttosto alta e farinosa ci hanno costretto a raddoppiare lo sforzo,in parte attenuato dal lavoro di apripista di Giancarlo munito di ciaspole. Durante la già estenuante marcia il bisogno di dormire aggravava il fisico e la mente,per cui la necessità di tirar fuori tutta la forza di volontà necessaria a proseguire oltre.Al valico del Pino Elicoidale (2000 m.) improvvisa inversione termica.Vento gelido da Est accompagnato da nevischio ghiacciato che dopo non molto tempo eravamo dei ghiaccioli simili ai pini loricati ricoperti da galaverna.Accompagnati da una luna splendida che di tanto in tanto faceva capolino tra le nubi e la nebbia abbiamo prodotto lo sforzo maggiore lungo la rampa che sale dritta all’anticima e subito dopo nella Dolina del Pollino,spettacolare inghiottitoio carsico proprio sotto la vetta.Dieci minuti di pausa al riparo dal vento per indossare uno strato più pesante sotto le nostre giacche in gore-tex,un the bollente dai nostri termos che risuscita anche i morti e attacco finale alla vetta che abbiamo raggiunto alle 6.40 in pieno buio,nella nebbia più densa e il nevischio che ci avvolgeva. Foto singole e di gruppo sul pilastrino dell’IGM che indica i 2248 della cima,ricoperto di ghiaccio e giù di ritorno in una atmosfera surreale mentre cominciava ad albeggiare.






9 commenti:

Giovanni Vancieri ha detto...

semplicemente spettacolare

Anonimo ha detto...

Nel silenzio della sera si assapora una pace e una tranquillità,che di giorno possiamo solo sognare.Adoro restare sveglia fino a tardi e contemplare il cielo stellato.

Cmq non è stata mica tanto romantica questa tua notte! ;)
Fare un'escursione in piena notte sulla neve,col nevischio addosso e una luna piena che ogni tanto fa capolino tra le nuvole,bhè ci vuole tanto coraggio...complimenti!!!

Se ci si mette il cuore,sicuramente si arriva alla meta,e il tutto diventa unico.

Un abbraccio

...Edva...**

Anonimo ha detto...

Ciao Master, sono patt di Pralina!
Mi sono divorata il tuo post e le foto e la vostra bellissima avventura notturna con le condizioni meteo un po' estreme.
Tu non ci crederai ma anch'io non mi sono fatta sfuggire la notturna con ciasplole tra sabato e domenica al chiar di luna.
Io e le 2 mie amiche siamo state piu' fortunate. A 2000 mt di altitudine e con meno 20 di temperatura, sulle montagne sopra Aprica in Valtellina, abbiamo fatto un bellissimo giro ad anello con neanche una nuvola nel cielo. Un luna splendente e piena che illuminava la neve e che la faceva sembrare piena di brillanti.
La neve brillava!!
Mi veniva da piangere dalla gioia che provavo....
Appena ho tempo faccio post con foto della mia prima ciaspolata al chiar di luna.
ciao ciao da pralina

Turi ha detto...

Ragazzi...complimenti davvero.
Ohi Pè, ormai è un bel pò che non riesco a fare un uscita con te. mannaggia alla tendinite...
Cmq la compagnia di "pazzi" c'è sempre!!!
E vabbè, alla prox.
ciao Pè

Anonimo ha detto...

ogni commento, in questo caso, è semplicemente riduttivo.- alpinisti in calabria, insospettabile !
complimenti ragazzi, un bel fegato a scegliere di continuare la salita, ma gli sforzi sono stati ampiamente ripagati !!!
go, go, go !
un bacione ed alla prossima avventura ! :-)))
eka

Carlo ha detto...

Complimenti. Veramente complimenti!
Con quel tempaccio c'è voluta proprio una gran forza d'animo per continuare con quel tempaccio e sapendo che ben difficilmente l'alaba si sarebbe potuta vedere nel suo splendore. Di sicurò sarà un'impresa da raccontare negli anni a venire!

Anonimo ha detto...

Ho scritto davvero meno 20...???
Ho sbagliatoooo!!!
Non era meno 20, ma solamente meno 10...
Anche l'altro ieri sono andata in montagna... ma questa volta con un tempo da lupi. Neve, freddo e nebbia.... su un canalone con neve ghiacciata... Da paura!!! Una gran bella soddisfazzione arrivare alla capanna.
Ciao a prsto con il post nuovo, baci
pralina

***IL FALCO*** ha detto...

Un'impresa non da poco, la voglia di salire e di raggiungere la vetta è stata più forte della paura, del gelo e della notte. L'abbraccio liberatorio al traguardo, incurante del vento e del ghiaccio che copriva i nostri indumenti, è stato più eloquente delle parole. Emozioni allo stato puro per una esperienza veramente unica. Grazie a tutti voi ragazzi, senza la determinazione e la voglia estrema di raggiungere la meta, oggi non staremmo qui a commentare questa splendida ed audace avventura.

Anonimo ha detto...

Per Giuseppe,
anche se in ritardo ho apprezzato il tuo inserto "sei luci nella notte". Vorrei ringraziarti per aver pubblicato nel finale la mia citazione che,credimi, scaturisce dal profondo del cuore.Un ringraziamento a te ed a tutti gli altri 4 partecipanti.
firmato: il sesto partecipante