Video in Evidenza

IN PRIMO PIANO: Gli ultimi post

Pollino - Sofi" vedi

Sirino - Scazzariddo (Sirino) Der Pharmazeut e A ciascuno il suo" vedi

Sirino - Via Highlander Spalla Imperatrice Monte Papa Cresta Nord" vedi

Pollino - Via dei Lupi variante Bassa" vedi



CONTATTO dgiusep@tiscali.it
Attenzione: per alcune escursioni è possibile scaricare le tracce GPX in basso dopo il testo!!

sabato 1 marzo 2025

Sirino Via Highlander Anello Spalla dell'Imperatrice Monte Papa e Cresta Nord



”Le Sorelle” è l’appellativo dato alla serie di crestine intervallate da canalini gemelli che si trovano sul versante orientale della Costa dell’Imperatrice nel Massiccio del Sirino. Highlander ne percorre il canale più evidente, quello più a sud dove in un crescendo di pendenze fino a 60° raggiunge la cresta a quota 1820 m. Il nome piuttosto “inquietante” della via deriva da un episodio accaduto il 6 gennaio 2011. Dei tre alpinisti che tentarono l’ascesa, solo il pugliese Nino Gagliardi, riuscì a raggiungere la cresta. Ispirandosi a un celebre film di fantascienza degli anni '80, decise di chiamarla “Highlander - Ne rimarrà solo uno”, poiché gli altri due, a causa delle difficoltà fisiche e tecniche, dovettero rinunciare. Quello che il Gagliardi non sapeva era che, nell'inverno precedente, Fabio Limongi aveva già aperto la via e l’aveva anche percorsa in discesa con gli sci. Tuttavia, non avendo assegnato un nome, si è tramandato quello scelto da Gagliardi.




In sede CAI ho voluto riproporre la stessa escursione di due anni fa perché in quell'occasione la partecipazione fu molto esigua, certamente non in linea con lo spirito coinvolgente che caratterizza la nostra sezione. Questo perché era coincisa con la giornata conclusiva del Carnevale di Castrovillari, un evento di grande rilievo culturale e di costume riconosciuto a livello nazionale.




Tuttavia le premesse per l’escursione stavano per venire meno, come lamentava l’amico Pasquale, coorganizzatore della gita: “Un altro inverno deludente. A fine febbraio le montagne dovrebbero essere ricoperte di neve.” Il cambiamento climatico che interessa ormai l’Appennino rende sempre più rare le nevicate, e le temperature risultano più miti anche nel cuore dell’inverno. Tuttavia, la provvidenziale ondata di freddo proveniente dal nord, arrivata la settimana precedente, ha rinvigorito il manto nevoso alle quote medio-alte, rimettendo le carte in gioco.




Così, domenica 23 febbraio alle 7.00 ci ritroviamo allo svincolo autostradale di Frascineto in nove, tutti affiliati al CAI di Castrovillari. Il mattino è frizzante e il meteo promette bene. Dopo aver ottimizzato l’impiego delle auto, ci avviamo verso Laudemio, la nostra località di partenza, che raggiungiamo dopo circa un'ora. Prima di arrivare, però, facciamo una sosta a Lauria Nord per recuperare Nicolò, sempre del CAI di Castrovillari, e l'undicesimo membro del gruppo, Stephan, canadese trapiantato nella città dei Sassi, iscritto alla sezione di Matera, che avevo avuto il piacere di conoscere qualche anno fa durante un'escursione su Montea, funestata da un poderoso temporale. A Laudemio ci raggiungono anche i due amici del CAI di Salerno. Siamo un gruppo motivato di 13 persone, pronti a dare battaglia nel Massiccio del Sirino.





Dopo un briefing preliminare finalizzato alle presentazioni e al fornire qualche breve informazione sul percorso, ci avviamo lungo la pista che costeggia i piloni della seggiovia. Il manto nevoso sembra ottimo, compatto e croccante sotto i nostri scarponi. L’itinerario si articolerà in tre fasi: l'ascensione lungo la via Highlander, la risalita della Cresta dell’Imperatrice fino a toccare le vette gemelle della De Lorenzo e Monte Papa, e infine la discesa lungo la cresta Nord.  Superato il bosco, raggiungiamo l’attacco della via, dove formiamo due cordate da cinque persone e una da tre, cercando di bilanciare al meglio le forze e distribuire equamente i partecipanti. Decidiamo di procedere in conserva assicurata, ma per rendere la progressione più fluida, formiamo una catena di protezioni mobili lungo l’intera via, che le tre cordate useranno in successione. L'ultimo della terza cordata, “l’aspromontano” Pino, provvederà a rimuovere e recuperare le protezioni.




La qualità della neve lungo la via non è delle migliori. Risulta però portante quanto basta, anche perché in questo punto la parete è esposta al sole che oggi, nonostante le temperature basse, picchia forte. Infine, a dispetto del nome della via, non uno solo ma tutti quanti, chi più disinvolto, chi un po'contratto, a colpi di piccozze vanno a chiudere questa estetica via di misto. Raggiunto il primo obiettivo, lo sguardo si apre sul grandioso anfiteatro racchiuso tra le creste dell’Imperatrice e la Nord. Ma l'escursione non finisce con l’ascesa della Highlander. Riposte corde e ferraglia negli zaini, ci prepariamo ad affrontare il maestoso Spallone dell’Imperatrice, che conduce in direzione della vetta De Lorenzo, a 2004 metri. Le condizioni in questo tratto sono superbe, e il piacere di sentire i ramponi mordere il manto nevoso, ghiacciato e duro come cemento, è ineguagliabile.




Giungiamo così sulla cima di Monte Papa, a 2005 metri, mentre nuvoloni neri si addensano incupendo l’orizzonte. Dopo le tradizionali foto di gruppo in vetta, ci accingiamo a completare questo favoloso anello scendendo per l’estetica Cresta Nord, stretta e affilata in alcuni punti, ma che non richiede di procedere legati. Infine, tutti giungiamo soddisfatti al piazzale del lago Laudemio, dove ci concediamo un terzo tempo, un momento di sana convivialità con focaccia fresca, salsiccia prelibata e formaggio gustoso tirato fuori dallo zaino del socio Paolo, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino.




Se dovessi esprimere una personale impressione su questo comprensorio montuoso, devo ammettere che, nonostante non possieda la bellezza e la spettacolarità tipiche del Pollino, il Sirino è una delle montagne che più mi affascinano e che mi trasmette sensazioni di libertà e di vastità come poche altre, ma la cosa più importante è che tutti i partecipanti si sono divertiti. Il sorriso sui loro volti rifletteva la piena soddisfazione per aver dato ciascuno il meglio di sé, dimostrando un notevole spirito di coesione e quell’affiatamento che occorre quando si affrontano ascensioni tecniche che richiedono un pizzico di coraggio e adrenalina in più.




Un ringraziamento particolare va anche a Pasquale e Stefano, che mi hanno coadiuvato al meglio e contribuito in maniera determinante alla riuscita dell’escursione. Ciò dimostra ancora una volta come il CAI di Castrovillari sia sempre in prima linea nel promuovere e suscitare entusiasmo per attività come l’alpinismo, che non è più un sogno inafferrabile, soprattutto in un territorio, il nostro, dove un tempo il solo parlarne era pura utopia.




"Avete presente quel microsecondo in cui il piede rimane sospeso mentre state facendo un passo in avanti? Ecco, quel microsecondo si chiama 'crisi'. Noi andiamo avanti per crisi. Senza crisi non c'è movimento. E senza movimento non c'è evoluzione......ed è bellissimo". - Ludovica Di Donato




Scarica la traccia gpx
 


 

Nessun commento: