"Un itinerario piuttosto insolito, vario e complesso che si colloca a metà strada tra il canyoning, l'escursionismo e l'arrampicata, con la giusta dose di difficoltà tecnica, a seconda della direzione in cui viene seguito, sia in discesa (calate in corda doppia) che in salita (4 tiri su roccia, con grado sportivo massimo di 5c). La Gola della Garavina è un luogo bellissimo e solitario, in cui risuona solo il rumore del torrente e il verso occasionale degli uccelli". Questa è la sintesi concisa ma esauriente dell'amico Falk relativa all'ultima uscita nella Garavina in territorio di Terranova del Pollino nel versante nord orientale del parco.
L'idea originale era quella di percorrerla in risalita e cimentarci infine nella bella via d'arrampicata multipitch chiamata dai suoi apritori "Pulp Friction" e uscire infine a Paraturo, in contrada Casa del Conte. Tuttavia, a causa dell'incertezza sui tempi e le condizioni abbiamo deciso di invertire il percorso, obbligandoci a una doppia calata dalla stessa parete. Attrezzata a spit e anelli, Pulp Friction ha uno sviluppo di 120 metri per quattro tiri di corda lungo la splendida placconata calcarea situata all'inizio della gola, dove le pareti laterali si innalzano per centinaia di metri a ridosso di una poderosa frana che qualche anno fa ha compromesso l'accesso a monte della stessa gola.
Sabato 15 giugno parto alla volta dell'accogliente borgo di Terranova attraversando il Pollino da sud a nord lungo la strada montana impiegando poco più di due ore per raggiungerla. L'appuntamento con il mio compagno proveniente dalla Puglia è presso l'hotel Pino loricato dove parcheggiamo una delle due auto. Con la seconda invece ci dirigiamo a Casa del Conte. Prima di raggiungere la località di partenza ci fermiamo ad una piazzola panoramica che offre una splendida vista sulla profonda spaccatura della Gola della Garavina con le maestose Serra delle Ciavole e Crispo che fanno da contraltare all'orizzonte. Ciò ben preannuncia la bella e movimentata avventura che andremo a vivere da qui a breve.
Svoltando per una stradina ripida raggiungiamo infine la località Paraturo a 980 m di quota dove nei pressi di una fontana parcheggiamo l'auto. Dopo aver attraversato un ponticello sul torrente, seguiamo la strada sterrata lasciandola ad un certo punto per addentrarci verso sinistra in una fitta e ostile vegetazione spinosa, con numerose piante di equiseto dal colore verde intenso. Facendoci largo tra il groviglio, raggiungiamo finalmente il bordo della falesia che domina la gola. Già da questo punto d'osservazione, la vista sulla grandiosa e oscura forra sovrastata da ciclopiche rocce disposte a franapoggio è mozzafiato.
Con una prima calata in doppia di quasi 60 metri, raggiungiamo una comoda sosta attrezzata con due fix. La seconda calata, lunga circa 55 metri, ci deposita direttamente sul fondo, dove scorre placido il Sarmento. A questo punto, indossate le scarpette d'arrampicata procediamo con i tiri su questa splendida e divertente placca che risaliamo interamente in aderenza, cercando di sfruttare i minuscoli appigli disponibili, con una difficoltà che si spinge intorno al 5C. Alla fine, ci tocca calarci per la seconda volta. Giunti a terra riponiamo corde e attrezzatura e cambiamo assetto sostituendo le scarpette da arrampicata con quelle da torrentismo per la discesa integrale delle gole.
Di spettacolare e selvaggia bellezza le gole della Garavina "sono caratterizzate da una faglia nella roccia che un tempo faceva da sbarramento naturale ad un piccolo lago glaciale il cui fondo è occupato dalla frazione Paraturo di Casa del Conte" (Basilicata Adventure). Il protagonista del lavoro erosivo durato migliaia d'anni è il torrente Sarmento che ha levigato pareti e massi creando forme spettacolari, talvolta presentandosi con sottili stratificazioni di natura sedimentaria, dando luce ad un vero e proprio Canyon, con pareti rocciose che superano i 300 metri di altezza.
Il percorso lungo le gole rievoca inevitabilmente in me piacevoli ricordi sulle innumerevoli discese e risalite del Raganello, fratello maggiore della Garavina, molto simile per morfologia e dove lì ho un pezzo di cuore. Purtroppo, dopo la tragedia del 20 agosto 2018, le gole sono interdette al pubblico e tutto è fermo. C'è il sentore di qualche provvedimento atto a renderle di nuovo fruibili, ma temo dovremo attendere per molto tempo a causa di una burocrazia tediosa ed ostinata che porterà a ulteriori e inutili lungaggini.
Una volta usciti dal tratto inforrato, più suggestivo e spettacolare avvolto da una fitta e rigogliosa vegetazione fluviale, il Sarmento si apre formando una vasta fiumara ricoperta da un esteso e bianco acciottolato fino a una vecchia e malmessa briglia in cemento armato che attraversiamo. Servendoci di un sentiero laterale, lasciamo definitivamente il greto del torrente e raggiungiamo il ponte sulla strada.
Usciti dal torrente siamo allietati dalla vista di un paesaggio bucolico tappezzato da estese fioriture in cui predomina il giallo delle ginestre. Percorriamo alcuni chilometri su asfalto verso il paese dove ci aspetta l'auto e un meritato terzo tempo con birrona presso un ristorantino in centro prima di andare a recuperare la seconda auto a Paraturo e ripartire. Così, anche se integrata con una bella e divertente via d'arrampicata, la prima uscita torrentistica della stagione è andata.
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