Lunedì 10 marzo secondo giro di giostra
sulla Timpa Scazzariddo nel Massiccio del Sirino, ma questa volta nel
suggestivo versante orientale. Sebbene sia un
giorno piuttosto inusuale per me, la scelta è strategica, dettata da impegni
lavorativi nel pomeriggio. Il ventaglio di canalini del settore
"Conserva", verso cui mi dirigo, ben visibile dal piazzale della
stazione sciistica, offre linee alpinisticamente valide ma brevi. Con un
avvicinamento praticamente nullo sono dunque perfetti per chi ha solo mezza
giornata a disposizione. Escono tutti a circa 1700 metri, con la vetta della
Timpa raggiungibile in meno di un'ora.




Come l'anno scorso, anche questa volta torno
a Conserva in marzo. Allora avevo esplorato in solitaria il 'Beatrice', il più
settentrionale dei canali. Oggi, sempre da solo, voglio dedicarmi a un'altra
via dello stesso settore. Arrivo di buon mattino nella località sciistica
trovandola completamente deserta, e così rimarrà per tutto il giorno. Dopo aver
parcheggiato osservo i canalini sufficientemente innevati cercando di tracciare
con lo sguardo la linea di salita che vorrei intraprendere. Una volta pronto, mi incammino lungo la rampa degli
skylift, che si trova a pochi metri, ripida, scoperta e sdrucciolevole.




Rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno in cui trovai la neve già a quote più basse, oggi lo scenario è
decisamente primaverile con le temperature ben al di sopra della media e la
quota neve assestata intorno ai 1550 m. Le ampie distese di crochi che
tappezzano i prati di viola sono la chiara evidenza che l'inverno è ormai alle
ultime battute. Velocemente raggiungo il piccolo nevaio che abbraccia tre
canali. Calzati i ramponi e tirate fuori le piccozze, mi dirigo verso quello di
sinistra per affrontare in facile e divertente salita Der Pharmazeut, il più
meridionale del settore. Alla mia destra, si staglia invece il Salto del
Pavone, mentre al centro si apre la Mittel Road. Il prossimo anno magari
arriverà il loro turno.




Dopo una prima parte nel bosco su neve
molle ma che consente comunque una progressione agevole, procedo a ridosso di
un estetico pilastro roccioso costeggiandolo in senso orario fino all'uscita. In questo ultimo tratto, le inclinazioni si
mantengono quasi costanti attorno ai 50°.Chiusa la via mi rendo conto di
avere ancora molto tempo a disposizione per fare altro. Invece di puntare
dritto in vetta lungo il soleggiato "paginone" dello Scazzariddo,
traverso per intero il maestoso anfiteatro orientale costellato da una serie di
canali, tra cui il Centrale, il più lungo e importante di questo versante. Mantenendomi sulla stessa curva di livello e
alternando tratti nevosi a roccette scoperte, raggiungo la base di un ventaglio
di cinque canali, non particolarmente lunghi ma più tecnici e inclinati, con
pendenze che toccano anche i 60 gradi. Essi costituiscono un'altra via,
chiamata dagli apritori "A ciascuno il suo", poiché furono aperti in
contemporanea da cinque alpinisti.




Senza troppe difficoltà,
risalgo quello di sinistra, probabilmente il più estetico dei cinque, che si
trova per buona parte in ombra, offrendomi una qualità del manto nevoso
migliore, leggermente più portante rispetto agli altri completamente esposti al
sole. Dopo un'uscita a circa 55°, sbucando in cresta, vengo accolto da un vento
umido e fastidioso che soffia da occidente. In compagnia di qualche bruco di
falena orso (Arctiidae), trovatosi esposto a causa dello scioglimento della
neve, seguo il filo della cresta per raggiungere i 1930 metri della cima dello Scazzariddo.
Dalla vetta, la vista è mozzafiato: il Monte Papa e la valle sottostante si
presentano ancora ben innevati. In lontananza, fa capolino il pittoresco lago
glaciale Laudemio, per metà ancora ghiacciato. 



Per il
ritorno, decido di scendere lungo la cresta opposta, fino a incrociare
rapidamente i piloni della sciovia, seguendo i quali ritorno alle strutture
turistiche. Non manca la foto di rito ai crochi, davvero numerosissimi, poi
cambio d'abito e via al lavoro. Anche stavolta, nonostante le temperature
elevate, il Sirino non ha deluso le mie aspettative!
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