Giornata perfetta questa di martedì 17 dicembre per aprire alla grande la nuova stagione invernale. Assenza totale di nuvole e di vento, sole fulgido, cielo terso, luce spaziale e temperature ottimali dopo una sequenza di perturbazioni che si sono susseguite per tutto il mese di dicembre fino ad ora. L'unica incognita era rappresentata dalle condizioni del manto nevoso, non certamente abbondante e piuttosto molle fino al giorno precedente. Il rigelo notturno però ha provveduto a renderlo ben compatto e semi ghiacciato nelle zone in ombra, tanto da consentirci l'utilizzo di grappette da ghiaccio e fittoni durante la progressione.
All’amico Pasquale propongo "A volte ritornano", una via che risale la conoide del versante nord occidentale della Timpa Scazzarizzo, tra le "classiche" dell'alpinismo invernale del Massiccio del Sirino. La strada risulta completamente libera fino a pochi metri dal parcheggio della stazione della sciovia che raggiungiamo alle 8. Per prima cosa merita una visita il lago Laudemio ritratto in primo piano con la corona di monti del massiccio sullo sfondo. Ogni volta è sempre una visione d'incanto che ricorda sicuramente scenari alpini.
Dopo questo passaggio doveroso intraprendiamo il sentiero Italia che costeggia i piloni della funivia con la mole della "Spalla dell'Imperatrice" sempre in bella evidenza. Al termine della faggeta lasciamo la pista che conduce alla Forcella e pieghiamo decisamente a sinistra per risalire senza percorso obbligato la rampa nevosa che via via diviene sempre più ripida fino a raggiungere la base di uno spigolo roccioso dove partono le diramazioni della via e le sue varianti. Prima però, all'altezza di una roccia affiorante tiriamo fuori corda e ramponi e ci imbraghiamo per proseguire in conserva assicurata, attraversando subito dopo una zona in cui la neve da sopra ha svalangato. Pasquale sfodera anche le sue due "Cassin X all Mountain" nuove di zecca pronte per il battesimo.
La via originale si sviluppa appena a destra della stretta fessura "Pulp Traction" fatta lo scorso inverno, per poi piegare verso sinistra. La nostra variante invece si insinua in mezzo ad una evidente strettoia fra le rocce ancora più a destra e con uno sviluppo più lungo esce infine direttamente in cima. Salita caratterizzata da manovre mai difficili con buone condizioni di neve compatta a tratti ghiacciata data dal rigelo notturno. Le inclinazioni partono dai 40° all'attacco e toccano anche i 55° in alcuni punti. Valutiamo la difficoltà complessiva intorno all' AD-. Panorama incredibile dalla vetta dello Scazzariddo, quota 1930 m viste le splendide condizioni di luce sul massiccio del Pollino e il piramidale Monte Alpi.
Visto che ancora è presto decidiamo di salire anche su monte Papa, così discendiamo la cresta ovest portandoci prima alla Forcella per poi risalirne il fianco sudorientale. Al sole che adesso picchia forte le condizioni cambiano radicalmente con la neve che diviene papposa. Per fortuna non è tantissima e ci evita una ravanata, mentre io costretto a spogliarmi, dal piumino indossato fin ora passo direttamente al primo strato. Nel canalone che conduce a Cima De Lorenzo incontriamo le uniche due anime vive della giornata, due giovani di Matera che stanno scendendo dalla cima. Dopo i convenevoli e quattro chiacchiere tocchiamo prima l'anticima e poi i 2005 m della vetta del Papa. Da qui il panorama già incredibile si estende anche sullo sconfinato Tirreno con lo Stromboli in evidenza e un lontanissimo Etna fumante.
Dalla vetta di Monte Papa decidiamo di scendere per l'estetica cresta nord. Io effettuo una disarrampicata delicata faccia a monte lungo il filo mentre Pasquale preferisce aggirare più facilmente da sinistra. In alcuni tratti la cresta risulta abbastanza affilata e richiede piede fermo. Prima della stazione meteo con webcam che guarda il maestoso anfiteatro e la parete nord di monte Papa a quota 1700 incontriamo accumuli di neve che toccano anche i 30 cm. Poi entriamo nel bosco operando una scorciatoia che ci costringe però a discendere un tratto in forte pendenza evitabile se avessimo seguito il crinale boscato più in alto. In ogni caso alla fine sbuchiamo a ridosso del lago Laudemio che costeggiamo andando a recuperare subito dopo l'auto.
Giornata splendida e uscita divertente toccando tre vette del massiccio dove possiamo dire con certezza: "buona la prima".
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2 commenti:
Giornata spettacolare, e come hai detto tu...buona la prima
Ottima uscita,tutto perfetto
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