Il 6 Dicembre si poteva aprire la stagione invernale 2011,ma un assurdo scirocco che ha causato l’innalzamento delle temperature fino a 25° in pianura aveva annullato le abbondanti nevicate dei giorni precedenti.
Da casa mia il Pollino era completamente asciutto a prescindere dall’esile velo di neve che ricopriva in parte Serra del Prete. Potevo sperare nei versanti esposti a N e così in solitaria sono partito alla volta dei Piani di Ruggio e Colle dell’Impiso con la Cresta N di Serra del Prete quale meta,anche se un po’ controvoglia visto che avevo percorso lo stesso itinerario un mese e mezzo prima. Purtroppo con l’auto sono stato costretto allo stop molto prima,all’altezza dei Colli del Dragone perché alcune chiazze di ghiaccio sull’asfalto mi impedivano di proseguire (quando mi deciderò a comprare le catene??). Fra le tre possibilità ho optato per una salita esplorativa a Timpone Viggianello,una brulla montagna alta 1779 m. che a Sud domina Morano Calabro e il suo “interland”.Da N la sua ascensione è semplice ma se si guarda ad O vi sono canali e pareti brevi ma interessanti dal punto di vista alpinistico,con una bella cresta rocciosa festonata da alcuni pini loricati.
Da casa mia il Pollino era completamente asciutto a prescindere dall’esile velo di neve che ricopriva in parte Serra del Prete. Potevo sperare nei versanti esposti a N e così in solitaria sono partito alla volta dei Piani di Ruggio e Colle dell’Impiso con la Cresta N di Serra del Prete quale meta,anche se un po’ controvoglia visto che avevo percorso lo stesso itinerario un mese e mezzo prima. Purtroppo con l’auto sono stato costretto allo stop molto prima,all’altezza dei Colli del Dragone perché alcune chiazze di ghiaccio sull’asfalto mi impedivano di proseguire (quando mi deciderò a comprare le catene??). Fra le tre possibilità ho optato per una salita esplorativa a Timpone Viggianello,una brulla montagna alta 1779 m. che a Sud domina Morano Calabro e il suo “interland”.Da N la sua ascensione è semplice ma se si guarda ad O vi sono canali e pareti brevi ma interessanti dal punto di vista alpinistico,con una bella cresta rocciosa festonata da alcuni pini loricati.

Potrebbe essere interessante fare uno dei suoi canali con neve dura o ghiaccio se si ha a disposizione solo qualche ora la mattina (l’esposizione è ad O) o se per qualche motivo in inverno non si possa proseguire più avanti con l’auto (strada non spalata come accade spesso in inverno,non disponendo di catene a bordo o di un mezzo fuoristrada).
Con la scarsità di neve(solo qualche chiazza)non mi sento di affermare di aver aperto la stagione invernale ma credo che da ora si farà sul serio perché mentre sto pubblicando, al mio paese sta già nevicando da questo pomeriggio. E allora,cominciamo ad affilare le picozze e i ramponi e via.
3 commenti:
Caro Giuseppe, pensavo di vederti alla tradizionale uscita dell'Immacolata. Noi abbiamo fatto la via dei Lupi con qualche variante in alto. Mi sono molto divertito anche grazie alla presenza di due matti da legare!!!!! Spero di vederti presto.
Bel percorso e ottima proposta alternativa (anche perchè prevedo un inverno con le "solite" difficoltà di accesso).
Un abbraccio
con la situazione delle strade non spalate (e delle casse comunali a secco) credo che bisognerà accontentarsi e divertirsi su queste "brevi" ed ancora sconosciute vie alpinistiche di cui parli: "le opportunità alpinistiche di bassa quota e l'arte di arrangiarsi al Sud", questo potrebbe essere il tema.
Un grande saluto e, soprattuuto, buone vacanze
P.
Caro Giuseppe bella e interessante la tua uscita. Quello di Timpone Viggianello è un versante che sto corteggiando da tempo. Molto interessante la parte con i piccoli pinnacoli di roccia quelli a dx della tua foto con il tracciato di salita. Offrono salite brevi ma impegnative.
Un abbraccio ed a presto.
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