Febbraio
mese da dimenticare,che ha disilluso tante aspettative e dato un calcio a tanti
progetti alpinistici invernali. Marzo sembra invece ridarci ciò che ci ha tolto
Febbraio e si impone con un clima da metà Gennaio. Finalmente si va,dopo un
mese e mezzo riesco a combinare qualcosa. Il mio compagno d’avventura però a
causa di sopraggiunti motivi di lavoro mi dà forfait la sera prima e così
decido di partire da solo. E’ l’occasione di compiere la prima solitaria
invernale dell’anno. A casa mi affaccio dalla finestra e vedo con stupore che
la neve si è fatta rivedere a quote basse (800,900 m) anche se si tratta
perlopiù di una spruzzata,pochi centimetri(lo saprò dopo). Non disponendo di un
mezzo fuoristrada decido di andare sul sicuro dirigendomi verso Cerchiara di
Calabria per fare una sortita su Monte Sellaro,una splendida piramide dal
profilo decisamente alpino,spettacolare balconata sullo Jonio.Ai suoi piedi
sorge il santuario della Madonna delle Armi,meta ogni anno di migliaia di pellegrini.
La via
normale al Sellaro che si stacca proprio alle spalle del santuario è cosa
facile anche se molto panoramica e allora decido di inventarmi qualcosa di
diverso. Ormai è già da un po’di tempo che mi lascio guidare più dall’istinto
che dalle cartine con i sentieri segnalati.Lascio l’auto al Passo del
Bifurto,al bivio per la Madonna delle Armi. Appena sotto la strada vi è
l’ingresso a una delle grotte più profonde d’Italia,l’Abisso del Bifurto che
scende in verticale nelle viscere del Sellaro per ben 680 m. Decido di
attaccare la cresta N,aerea e rocciosa senza seguire una direzione precisa, non
conoscendo bene la morfologia di questo versante. Comunque il panorama verso
Ovest è mozzafiato:si domina l’intera Valle del Raganello con le maestose timpe
di S.Lorenzo e della Falconara che svettano facendo da contraltare ai versanti
E del Dolcedorme,della Serra delle Ciavole e di Serra Crispo,spettacolo unico.
La cresta ad
un certo punto piega decisamente verso sinistra affacciandosi verso la parete
Ovest del Sellaro. Mi ritrovo sugli impressionanti strapiombi che precipitano a
valle. Mi fermo ad osservare bene e a riflettere sul da farsi e con lo sguardo
cerco di tracciare una via lungo le cenge e i canali che costellano la parete.
Unico problema è che non avendo portato alcuna attrezzatura per fare auto
sicura, nella progressione devo valutare attentamente il percorso e la
possibilità di tornare sui miei passi nel caso che una parete invalicabile mi
sbarrasse la strada. Altra considerazione è il terreno sul quale mi muovo,un
misto reso insidioso dal fresco manto nevoso,non ghiacciato , le forti pendenze
dei canalini e l’esposizione dei passaggi.Tutto procede bene tra arrampicate su
roccia e progressione nei canali,uno di questi molto bello stretto tra due
strapiombanti pareti. Raggiungo la cresta Ovest che domina il Canale centrale.
Da qui in
breve sono in vetta dove un forte vento da N,N-O spazza la neve presente sulla
calotta sommitale della montagna. Il tutto è reso ancor più suggestivo alla
vista del Mar Jonio e del Golfo di Sibari a sottolineare il felice connubio che
c’è tra mare e montagna in Calabria.Il tempo di immortalare il paesaggio e
mandar giù qualche barretta energetica e via verso il ritorno.Rifletto su
questa piccola grande avventura e di come vada spesso a cercare il difficile
nel facile. Forse è l’inevitabile caratteristica di noi alpinisti,forse è
l’istinto,chissà….

5 commenti:
Caro Peppe, mi ha fatto molto piacere vedere, che la tua meta è stato il Sellaro...la mia stessa meta un pò di settimane fà...per dar libertà allo spirito,per dare agio ai propri istinti di venir fuori. Ti capisco benissimo e ti dirò che la settimana dopo, ci sono andato nuovamente ma in compagnia (con Imma). Così da farle vedere e vivere i miei posti.
Ti abbraccio e speriamo che il tempo vada meglio....
Ciao Pè
P.S. Il detto sulla Candelora non sbaglia mai!!!
che difficoltà si incontrano nel canale?
Anche in questa solitaria sei stato fantastico...
dare la possibilità di confrontarsi con se stessi,ma con la massima prudenza...è bellissimo!
PS:Grazie dei complimenti sulla testata,pian piano sto cercando di sistemare il blogghino come piace a me...
solo che con explorer la colonna si visualizza a metà,mentre con Mozzilla si visualizza intera.
Spero che ogni problemuccio si possa risolvere al più presto.
Un bacio a te...
...Edva...**
Ciao,complimenti anche a te x il tuo blog!
Non sono mai stato al Pollino,ma prima o poi... c'è roccia da scalare?
Per il canale centrale del GS,posso informarmi sulle condizioni e farti sapere,per l'attrezzatura... dipende da come lo trovi,è una salita invernale,io l'ho fatto 2 volte una in conserva attiva e una (a Novembre) a tiri perchè c'era del misto,ci si protegge su roccia cmq...se vuoi altre info mandami una mail,
Ciao
Luca
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