In questo luogo d’incanto sembra che la natura si sia
divertita a rendere il paesaggio davvero surreale. Nel mezzo di un ambiente rigoglioso
e brullo infatti emergono come dal nulla strane formazioni rocciose appuntite
dalle forme più bizzarre dando origine a quelle che vengono chiamate Piccole Dolomiti Lucane ricadenti nel Parco
di Gallipoli Cognato dove il visitatore viene quasi rapito in un’altra
dimensione. Questi due borghi,Pietrapertosa e Castelmezzano,incastonati con
certosina cura tra queste formazioni di
arenaria sono la testimonianza quasi vivente di come l’uomo si sia sempre
adattato agli ambienti più disparati nel
corso delle varie epoche susseguitesi nel corso del tempo.
Il centro storico di Pietrapertosa situato a 1088
metri di altitudine, fu costruito prima
dell’anno 1000 dagli arabi intorno alla fortezza che in seguito divenne molto
importante sotto la dominazione normanna. Il nome del suo rione più importante,l’Arabata,evoca
appunto la sua origine. Il Castello, dall’alto dei suoi 1150 metri sul livello
del mare, poggia direttamente sulla roccia e domina sull'abitato. Pietrapertosa
subì anche la dominazione francese prima e spagnola poi. Tra il 1820 e 1821
prese parte ai moti carbonari per l’indipendenza della regione. In questo
spettacolare paese nacque Francesco Torraca, uomo di straordinaria cultura e
dantista di fama mondiale.
L’antico Convento di San Francesco, con il suo
meraviglioso chiostro, oggi chiuso per restauro, ha trasformato Pietrapertosa
in una tappa obbligata degli itinerari turistici della Basilicata. La chiesa
del convento ospita opere di A. Romano, Pietrafesa e Filiberto Guma, un
polittico e un coro ligneo intagliato del 1500. Ma l’arte a Pietrapertosa non è
solo questo. Nella Chiesa Madre dedicata a San Giacomo Maggiore, possiamo
vedere un organo ligneo intagliato, dipinti e affreschi del 1300, 1400 e 1500.
Nei dintorni sono visibili i ruderi di un paese medievale.
Pietrapertosa e Castelmezzano sono anche modernità.
I più coraggiosi possono provare il brivido di una sfida con la natura:il Volo
dell’Angelo. Sospesi su un cavo metallico che collega i due centri ci si lancia
raggiungendo una velocità di punta di 120 chilometri orari.
Questo piccolo borgo lucano, con i suoi 1200
abitanti, è un luogo in cui si può ascoltare il silenzio e parlare con la propria
anima. Questa è la terra che sembra sospesa nel tempo con la sua pace e la sua
tranquillità.
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