Leggendo le varie guide escursionistiche sulla Montea
sovente ci si imbatte in frasi del tipo:
“….ambiente incontaminato di creste,vette e grandi boschi dai panorami
mozzafiato….in mezzo ad un ambiente molto spettacolare per il suo carattere
selvaggio”.Durante l’ultimo Festival di Sanremo nel cercare di descrivere la “Bellezza”sono stati
espressi vari pareri. Sappiamo che nel corso del tempo filosofi,scrittori,poeti
ecc. hanno cercato di estrinsecare il significato più adatto a questo concetto
e forse non si arriverà mai ad individuare quello più verosimile e completo di
ciò che essa esprime,ne a parole ne attraverso la realizzazione di un opera
d’arte in ogni sua forma.
Nel mio piccolo sono sicuro che Bellezza è anche ciò che ti
fa sentire in pace con te stesso e con tutto ciò che ti circonda,che generi un senso
di serenità interiore che conduca infine all’armonia totale con il creato e con
il tuo stesso essere. Questo perché Bellezza è sinonimo di Divino che trascende
ogni possibile descrizione umana delle cose.
La dura fatica nello scalare le montagne infine ti porta
inevitabilmente a questo stato di beatitudine ,di estasi celestiale che poi attraverso mezzi umani e terreni
come la fotografia,la poesia,il racconto o la pittura cerchi di rappresentare al
meglio. Si suol dire:”non rende appieno l’idea”.
Questa montagna magica,scalata in una giornata perfetta
produce tali sensazioni. Osservando le immagini nessuno scommetterebbe che
siano state scattate in un giorno di “pieno inverno (16 Febbraio)”.Eppure la
Montea ha saputo regalare emozioni impareggiabili. Le condizioni di luce erano
perfette e nonostante la giornata calda la vista riusciva a carpire tutti i
particolari fino ad un raggio di 300 chilometri all’orizzonte. Strane le
condizioni:la montagna divisa a metà dove i versanti esposti a sud erano quasi
completamente privi di neve,a nord condizioni invernali anche se le chiome dei
loricati e le uscite dei canaloni erano scoperti.
Ma durante il durissimo saliscendi lungo il crinale seghettato davanti a noi si apriva progressivamente come un sipario uno spettacolo impareggiabile. Già dalla Fontana di Cornia guardando verso il Tirreno si scorgeva la Stromboli fumante e non appena siamo saliti un po’ in quota eccoci davanti direzione sud ovest il Gigante,”Iddu”,come lo chiamano i locali,il maestoso Etna innevato e anch’esso fumante,così ben visibile che erano chiaramente osservabili i vari canaloni di Nord-Ovest e il suo fumo denso che si estendeva per svariati chilometri in direzione Est.
Ancora più su e il quadro diveniva ancora più
vasto,sconfinato. Verso sud tutta la costa tirrenica calabrese fino allo
Stretto di Messina,chiaramente visibile; poi l’Etna come descritto,la costa
siciliana e i Monti Nebrodi e poi la sfilata di tutte le isole Eolie fino ad
Ustica.Risalendo con lo sguardo si abbracciava il Golfo di Policastro fino alle
falesie di Marina di Camerota e Capo Palinuro con le vette più elevate del
Cilento in evidenza,la piramide del Bulgheria,il Gelbison e l’innevato
Cervati,e pensate,le isole di Capri ed Ischia.Incredibile visione mozzafiato. Ci
pareva di tenere il mondo in mano,di
trovarci in un reame superiore,di abbracciare l’orizzonte e di percepire la
bellezza assoluta.
Bellezza può essere anche piccole cose:scendendo dalla
montagna incantata mentre il sole cominciava a calare all’orizzonte e le
atmosfere e i colori assumevano tinte più calde, ecco le isole Eolie che
divenivano più distinte,dai contorni netti e,nel nostro procedere lungo il
sentiero fermarci presso la pittoresca
sorgente di Acqua La Pietra,baciata dai raggi di sole e ammantata per
intero da un tappeto di muschio e felci
come se non fosse mai stata fatta da mani umane,incastonata perfettamente in
quell’ambiente suggestivo e selvaggio. Questa è Montea,la più bella montagna calabrese ,questo
è lo spettacolo che ci ha offerto.
5 commenti:
Bellissima come sempre, peccato la poca neve, ma pare che a Marzo forse forse...
PS: intendevo anche Bellissme foto!!
F.Raffaele
Grazie del passaggio.A quanto si vede dal meteo qualcosa riusciamo a rimediare.
Saluti
Ciao, insieme ai miei amici ci piacerebbe salire sulla montea, però siamo ragazzi comuni e non scalatori ehehehe, ci sono itinerari più semplici per arrivare alla vetta? Che livello di difficoltà si incontra? ciao ciao e complimenti!
X fabbio85.
Scusa ma mi sono accorto solo ora del commento.
La Montea è faticosa e impegnativa.L'itinerario classico è di partire da Fontana di Cornia(fuoristrada) o con l'auto si arriva al max presso un rifugio in legno.Dalla fontana dirigersi a dx fin quando la sterrata scollina e si risale il crestone fin quando non emerge dal bosco.Seguire il crinale sempre su roccia e pini loricati e dopo un'infinito saliscendi si giunge al pilastro metallico della prima vetta.Il ritorno per la stessa via.Assolutamente da non fare in caso di nebbia o peggio tempo incerto.Per info più precise scrivetemi su dgiusep@tiscali.it
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