Finalmente dopo qualche rinvio è arrivata anche la trasferta
sul Gran Sasso per chiudere alla grande la stagione invernale proprio sul re
dell’Appennino. Non bisognava procrastinare ulteriormente dopo un inverno che
ha rovesciato metri e metri di neve seguito da rialzi termici repentini.
L’obiettivo era il canalone Moriggia
Acitelli del Corno Grande,bella e remunerativa salita su neve-ghiaccio con
pendenze non eccessive ed io aggiungerei che tra i quattro canaloni del
versante sud che comprendono il Bissolati,il Canale del Trono e la Direttissima
è il più elegante ed impegnativo.
La giornata aimè sembra cominciare davvero male o potrebbe finire
prima di cominciare allorchè partiti dalla Calabria all’una e giunti in auto
insieme a Pasquale dopo un viaggio di cinque ore,all’altezza di Avezzano
incontriamo la pioggia. Si tratterà di un isolato nuvolone primaverile pensiamo
,ed invece alle prime luci dell’alba realizziamo che il cielo è interamente coperto
tanto da sembrare una brutta giornata invernale,senza speranza.Il silenzio misto
ad una certa dose di costernazione si impossessa di noi.
Ma come si sa la speranza è l’ultima a morire perché le
previsioni meteo danno deciso miglioramento col passare delle ore. Arriviamo
così con largo anticipo a Fonte Cerreto,base della funivia ,trascorrendo il
tempo a guardare il cielo e le previsioni sui nostri smartphone.Prima
dell’apertura della funivia l’operatrice della biglietteria ci dice che da
Campo Imperatore arrivano notizie poco confortanti:cielo coperto e vento
fortissimo tanto che le piste da sci non vengono aperte.Disappunto da parte
degli sciatori che si sentono ingannati dalle previsioni.
Meno male che del favoloso 3b meteo io mi fido quasi
ciecamente e nonostante tutto partiamo alle 8.30 con la funivia direzione
Albergo Campo Imperatore.Giunti a fine corsa sentiamo il vento fischiare ed
ululare tra la struttura dell’ostello, e all’esterno è ancora peggio,vento
fortissimo e folate di nubi che si rincorrono anche se vi sono ampie aperture e
la visibilità è buona. Dopo una veloce colazione in albergo ci avviamo per il
sentiero che porta a Sella di Monte Aquila sperando che le condizioni possano
migliorare .
Fortunatamente questo tratto è anche riparato dal vento, ma non per molto perché giunti al bivio per il rifugio Duca degli Abruzzi la musica cambia di nuovo. Nel frattempo siamo allietati da sublimi visioni su tutto il pianoro di Campo Imperatore e del fantastico filo di creste che corre dal Brancastello al monte Prena e Camicia.
Dal bivio fino al Sassone violente sferzate di un vento teso
da Ovest quasi ci fanno desistere dal continuare e tutto il Corno Grande risulta
spazzato dal vento e nascosto dal
turbinio delle nubi. La mia fiducia,ben riposta è quella che una volta entrati
nel canale esposto leggermente a sud est saremo maggiormente protetti. E così
è.
Troviamo finalmente un po’ di pace soltanto imboccando il
sentiero alpinistico che porta al bivacco Bafile e qui ne approfittiamo per
calzare i ramponi e tirare fuori le picche.Scendiamo la breve rampa sulla
destra e traversiamo in direzione della grande cresta rocciosa che si ha di
fronte,lo Spigolo S-S-E. Dopo 200 metri raggiungiamo finalmente la base
dell’evidente canale Moriggia-Acitelli.
Si parte con pendenze di 40 gradi su neve molle purtroppo e
prima di raggiungere la strettoia alcuni sci alpinisti sono impegnati a
discendere il canale non senza difficoltà manovrando con estrema cautela. Siamo
costretti in tal modo ad attendere il loro passaggio per proseguire. Alla
strettoia la pendenza aumenta fino a toccare i 55 gradi e peccato davvero
perché se fosse stata ghiacciata sarebbe stato davvero un gran bel tiro.
Superiamo un altro restringimento e a questo punto il vento decide di placarsi
anche se però blocca nella zona sommitale le formazioni nuvolose dando origine
a fitta nebbia che troveremo fino alla croce di vetta precludendo ogni
possibilità di godere del grandioso panorama che questa maestosa montagna regala
in ogni direzione. Mi dispiace soprattutto per Pasquale essendo la prima volta
che sale sul Corno Grande.
In vetta troviamo due sci alpinisti che proseguiranno
scendendo lungo i pendii del Ghiacciaio del Calderone ed un solitario salito
per la Direttissima.Per la via di ritorno optiamo per la più rapida
Direttissima che ci condurrà al Sassone in una quarantina di minuti.La via
risulta stracolma di neve morbida e tutti i salti e i passaggi delicati
completamente appiattiti. Finalmente sulla via del ritorno il vento che ci era
stato nemico ripulisce il cielo dalla nebbia e ci consente in tal modo di
ammirare in tutta la sua bellezza e maestosità il Corno Grande,i suoi canali e
le sue creste, tutto sublime e grandioso in tutte le direzioni.
Ora dobbiamo soltanto sbrigarci, rischio di perdere l’ultima
corsa della funivia che prendiamo quasi al volo alle 16.30.A Fonte Cerreto,
mille metri più in basso sembra già estate e un sole caldo e assenza di vento
rinfrancano le nostre anime dallo stress psicofisico della fatica del giorno e
dal vento che ci ha provato all’inverosimile.
Recuperiamo un po’ di forza e di spirito perché dobbiamo ritornare
in Calabria, altre cinque ore di macchina da sorbirci ma
portandoci dietro la grande soddisfazione di aver chiuso una discreta stagione
invernale su una grande montagna.
1 commento:
bè che dire anche questa uscita sul Corno Grande è stata una bella avventura!ciao e alla prossima..
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